SCIENZA

Il centro della Terra nasconde qualcosa che nessuno immaginava: un tesoro inestimabile

Secondo gli scienziati, un vero tesoro si troverebbe vicino al nucleo della Terra: un fitto strato di diamanti, difficilmente raggiungibile ma dal valore inestimabile

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Fonte: 123rf

Viaggio al centro della Terra, alla scoperta di qualcosa di davvero prezioso. E no, non stiamo parlando di un pregio astratto, ma di qualcosa di concreto: vicino al nucleo del nostro pianeta, infatti, si troverebbero milioni (se non miliardi) di diamanti, il cui valore sarebbe tanto elevato da rasentare l’incalcolabile.

A sostenere questa tesi sono diversi studi, uno dei quali pubblicato proprio di recente da un gruppo di ricercatori dell’Arizona State University. I diamanti si troverebbero in profondità (attualmente) irraggiungibili, ma stando agli scienziati la loro presenza è a dir poco certa, semplicemente per una questione di… chimica.

Lo studio sul tesoro al centro della Terra

Uno studio dettagliato pubblicato nel 2018 sulla rivista scientifica Geochemistry, Geophysics, Geosystems prima e quello portato avanti nelle ultime settimane dall’Arizona State University hanno preso in esame il “comportamento” del nucleo interno della Terra. Questa particolare porzione del nostro pianeta è da anni una delle ossessioni degli scienziati che, per via delle altissime temperature, non si sono mai potuti davvero avvicinare.

Tuttavia, grazie agli strumenti più all’avanguardia e alle brillanti menti che si occupano di geologia, geofisica e geochimica è stato possibile stabilire che esiste davvero uno strato misterioso vicino al centro della Terra. Proprio in questo strato, che si troverebbe da 145 a 240 chilometri sotto la superficie della Terra, a ridosso delle “radici” di ampie sezioni di roccia chiamate cratoni, si troverebbero i diamanti, le cui peculiarità corrispondono alla composizione, alla temperatura e alla densità di alcuni “materiali” che si comportano in un modo particolare.

Come sono stati scoperti i diamanti al centro della Terra?

Di quali peculiarità stiamo parlando? In sostanza, per osservare il centro della Terra, gli scienziati si avvalgono di rilevatori di onde sismiche. Nel nucleo terrestre queste vibrazioni variano a secondo delle rocce e dei materiali colpiti, restituendo un’immagine virtuale dei vari strati centrali. Le onde sismiche tendono ad accelerare quando passano dai cratoni, ma in diversi punti l’accelerazione era maggiore di quanto ci si poteva aspettare.

Utilizzando le registrazioni delle varie onde sismiche, gli scienziati hanno ricreato dei modelli di velocità paragonandoli a diverse combinazioni di minerali. Per ogni combinazione, hanno calcolato la velocità con cui le vibrazioni delle onde le avrebbero attraversate e hanno scoperto che la migliore spiegazione per l’accelerazione effettivamente osservata nel sottosuolo era proprio compatibile con la combinazione corrispondente ai diamanti.

Come si sono formati i diamanti?

Ma come si sarebbero formati, dunque, questi preziosi diamanti? A spiegarlo è il team capitanato dal ricercatore Byeongkwan Ko dell’Arizona State University. Lo studio portato avanti dal team, infatti, voleva arrivare alla certezza che si trattasse proprio di questi preziosi. Certezza raggiunta? Nì, perché manca sempre e comunque il passaggio di campionatura. Ciononostante, i ricercatori sono partiti dal fatto che il nucleo terrestre è e resta il più grande deposito di carbonio sulla Terra: circa il 90% è sepolto lì.

Muovendosi da questo presupposto, Ko e la sua squadra hanno dimostrato che la crosta oceanica che si trova sopra le placche tettoniche può “scivolare all’interno”, grazie a un processo chiamato subduzione. Questa crosta contiene minerali idrati e la lega ferro-carbonio che si trova nel nucleo interagirebbe, innescando una reazione chimica che farebbe proprio “nascere” i diamanti. Verità o mera supposizione? Bisognerà aspettare nuove scoperte per saperlo.

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