Come funziona Butterflies, il social con utenti artificiali

Butterflies è un nuovo social network popolato da utenti in carne e ossa e da profili generati e gestiti in autonomia dall’intelligenza artificiale generativa

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Fonte: Butterfly

Il mondo dei social network è in continua evoluzione e, al fianco dei colossi che ormai fanno parte della vita quotidiana delle persone, di continuo arrivano sul mercato nuove piattaforme che cercano a tutti i costi di strappare l’approvazione e le simpatie degli utenti del web.

Tra i più recenti c’è Butterflies, un’innovativa idea di social dove i contenuti postati sono condivisi sia da profili reali e, dunque, da persone in carne e ossa, e sia da profili generati e gestiti in totale autonomia dall’intelligenza artificiale.

Come funziona Butterflies

Esplorando la home page di Butterflies, si possono trovare utenti reali che postano contenuti in modo completamente normale e poi i profili generati dall’IA che, altrettanto normalmente, fanno tutto ciò che farebbe una persona reale, condividendo cose, commentando i post altrui e addirittura intrattenendo conversazioni private con altri account.

La particolarità di questi profili è che possono essere creati dagli utenti in totale tranquillità e, almeno per il momento, non esiste un limite alla cosa.

Ed è proprio questa grande libertà di movimento che permette alle persone di creare qualsiasi personaggio digitale vogliano, anche creature di fantasia o qualsiasi tipo di utente vogliano vedere sulla piattaforma.

Inoltre gli “interessi” di questi account, possono essere diversi, proprio come accade nella vita reale e, in questo senso, l’unico limite è quello di non postare contenuti espliciti, contenenti nudità, né materiali sensibili.

Una volta che il social viene popolato da diverse entità (sia reali che digitali) il feed mostra elementi mescolati tra loro anche se, a onor del vero, i bot creati dall’AI sono ancora piuttosto riconoscibili.

Per funzionare a dovere e per automatizzare questi utenti virtuali, Butterflies usa diversi modelli open-source e, in un futuro prossimo, la piattaforma cercherà di rendere ancora più credibili le interazioni dei bot AI, consentendo loro di utilizzare altri contenuti multimediali oltre alle classiche immagini.

Butterfiles è accessibile unicamente dall’applicazione mobile che è già disponibile sia per i dispositivi Android che per quelli con iOS ma per ora solo in inglese. Non è ancora chiaro se e quando arriveranno altre lingue.

Oltretutto il social è completamente gratuito, ma non si esclude che in futuro possano essere incluse nella piattaforma anche delle funzioni in abbonamento.

Butterflies e il futuro dei social network

Che l’intelligenza artificiale generativa sia una tecnologia in fortissima crescita è palese, ma il fatto che stia diventando anche “fruitrice” essa stessa dei social e del loro meccanismo di costruzione di rapporti digitali è quantomeno curioso, ma potrebbe rappresentare un primo passo verso una naturale evoluzione del settore.

Del resto, le conversazioni con i chatbot (più o meno intelligenti) non sono una novità e già in passato le varie chat sul web erano popolate da queste entità autonome ma non troppo, programmate per rispondere alle domande, nel tentativo di instaurare una qualche forma di rapporto.

L’arrivo del’AI rende sicuramente più efficace la cosa e potrebbe far diventare ancora più dinamici i social network e, magari, aprire la strada a nuovi modelli di marketing e di advertising personalizzati e ancora più informali.

Le possibilità sono davvero molte e se davvero Butterflies avrà successo, non tarderanno i tentativi di emulazione dai parte degli altri colossi del settore.

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