SCIENZA

Due asteroidi viaggiano verso la Terra. Ci colpiranno? La risposta

Tra il 6 e il 9 maggio due asteroidi raggiungeranno la distanza minima dalla Terra: ecco come la NASA monitora i corpi celesti "potenzialmente pericolosi"

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Fonte: iStock - cokada

Due grandi asteroidi passeranno molto vicino alla Terra nei prossimi giorni: 2009 JF1 ci “sfiorerà” domani, venerdì 6 maggio, mentre 2006 JF42 toccherà il punto più vicino al nostro pianeta lunedì 9 maggio, secondo i calcoli della NASA.

Il passaggio dell’asteroide 2008 AG33 invece, che era previsto per oggi, ha anticipato i tempi senza arrecare danno superando lo spettro dei monitor di controllo, lo scorso 28 aprile.

Due asteroidi in viaggio verso la Terra

La NASA ha sviluppato nel corso degli anni un importante sistema di monitoraggio degli asteroidi: in particolare, il Sistema di Monitoraggio Impatto Asteroidi sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory, è in grado di scansionare costantemente il cielo e definire il grado di minaccia dei corpi celesti che passano vicino alla Terra.

Il potente software Sentry II si occupa di prevedere le probabilità di impatto, per i prossimi 100 anni, con gli oggetti potenzialmente pericolosi che si trovano a transitare a distanza ravvicinata rispetto all’orbita della Terra.

Se ne conoscono almeno 28.000, di asteroidi cosiddetti near-Earth, e sul sito del Jet Propulsion Laboratory è possibile consultare statistiche, dati e grado di pericolosità di tutti i “piccoli” oggetti celesti monitorati dal programma, asteroidi e comete che in realtà possono raggiungere e superare le dimensioni di un aeroplano.

Quelli protagonisti dei due prossimi incontri ravvicinati con la Terra sono asteroidi piuttosto grandi, entrambi di lunghezza compresa indicativamente tra i 350 e i 900 metri.

Il primo, 2008 AG33, passerà a una distanza minima dalla Terra di 3,2 milioni di chilometri, circa otto volte la distanza tra noi e la Luna. 2006 JF42, invece, che ha una dimensione stimata fino a 860 metri, viaggerà a 3,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta, una distanza che gli scienziati giudicano tutt’altro che pericolosa per noi.

Colpiranno il nostro pianeta?

I due asteroidi non sono tra quelli classificati come potenzialmente pericolosi: secondo i dati elaborati dalla NASA, tra gli asteroidi più pericolosi per la Terra c’è il celebre Bennu, che tra il 2178 e il 2290 potrebbe dar vita a 157 potenziali diversi impatti, come calcolato da Sentry.

La pericolosità degli oggetti celesti però va e viene, e spesso capita che aggiornando i calcoli alcuni asteroidi vengano rimossi dalla lista dei cattivi, come è avvenuto recentemente per Apophis, l’asteroide che si credeva avrebbe potuto colpire la Terra nel 2029. Quanto a 2009 JF1 e 2006 JF42, non sono probabilmente mai entrati nella lista dei possibili pericoli per la Terra, nonostante le dimensioni rilevanti.

Nello spazio che circonda la Terra viaggiano migliaia di corpi celesti che attraversano distanze siderali e che possono, nel corso del loro viaggio, scontrarsi con oggetti più grandi: i crateri della Luna si sono formati così, e anche molti dei paesaggi osservati su pianeti e lune del Sistema Solare.

Avere la possibilità di monitorare il cielo con strumenti sempre più precisi e sofisticati significa scoprire sempre più asteroidi e comete transitare in prossimità della Terra: ciò non significa che ogni asteroide “near-Earth” sia una minaccia per il nostro pianeta. Anzi, come più volte specificato dagli scienziati del JPL, non esistono serie minacce di impatto per i prossimi 100 anni, almeno per quanto ne sappiamo.

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