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Fatturazione elettronica, cambia tutto: le novità di aprile

L’Agenzia delle Entrate ha svelato un aggiornamento delle regole tecniche per la Fattura elettronica. Quali sono e cosa cambia per gli utenti.

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Novità in arrivo per professionisti, attività commerciali e aziende che utilizzano la fatturazione elettronica (sia che siano obbligati a farlo, sia che abbiano deciso di adottare l’e-fattura senza alcun obbligo legislativo). L’Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato le nuove specifiche tecniche per la fatturazione elettronica (versione 1.9) in vigore dal 1° aprile 2025.

Gli aggiornamenti riguardano vari ambiti di applicazione e utilizzo della fattura elettronica, anche se quello più rilevante è legato alle comunicazioni da inviare alla stessa Agenzia delle Entrate in caso di mancata o errata fatturazione.

L’AdE ha infatti messo a disposizione dei contribuenti un nuovo tipo Documento che consentirà di comunicare più velocemente – e in maniera più semplice – eventuali irregolarità riscontrate in fase di emissione della fattura elettronica. Inclusa la mancata emissione, per l’appunto.

Come accennato, però, il nuovo tipo Documento non è l’unica novità entrata in vigore dal 1° aprile. Scopriamo insieme come è cambiata la fatturazione elettronica e quale l’impatto sull’operatività di professionisti, attività commerciali e aziende.

Che cos’è il nuovo codice tipo documento TD29

Con il Decreto Legislativo 87 del 2024 in materia di revisione del sistema sanzionatorio tributario, il legislatore ha reso più semplici le modalità con le quali i contribuenti possono regolarizzare la loro posizione in caso di anomalie nell’emissione delle fatture.

Fino all’entrata in vigore di questo stesso decreto, il cessionario o committente che non riceveva la fattura – o riceveva una fattura errata – aveva l’obbligo di emettere un’autofattura (utilizzando il tipo Documento 20) e versare l’IVA per l’operazione non documentata. Una procedura complessa e che non ammetteva errori, se non si voleva correre il rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie.

Ed è a questo punto che entra in gioco il nuovo tipo Documento 29 (abbreviato in TD29). Dal 1° aprile 2025, facendo seguito proprio al dettato legislativo del D.Lgs. 87/24, non sarà più necessario emettere un’autofattura (e versare la relativa IVA). Il cessionario o committente avrà 90 giorni di tempo dal termine previsto per l’emissione della fattura o dalla data di emissione della fattura irregolare per inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate utilizzando proprio il codice TD29.

Nel caso in cui il committente/concessionario non comunichi all’Agenzia delle Entrate le irregolarità, si vedrà comminare una sanzione pari al 70% dell’imposta dovuta.

Cosa cambia per i contribuenti con il codice TD29

Rispetto al passato (e all’autofattura), il committente o cessionario vede notevolmente semplificate le operazioni a suo carico.

Tutto quello che dovrà fare, infatti, sarà inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate indicando la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquistati, l’ammontare del corrispettivo, l’aliquota e l’ammontare dell’imposta e dell’imponibile.

In caso di rettifica, il contribuente dovrà inviare un nuovo messaggio con codice TD29 indicando gli importi con segno positivo o negativo a seconda dell’errore che si vuole correggere.

In entrambi i casi – sia la prima comunicazione con codice TD29, sia nell’eventuale rettifica – i contribuenti potranno utilizzare una piattaforma come Libero SiFattura, software per la fatturazione elettronica grazie al quale puoi gestire facilmente l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche, la loro conservazione a norma di legge e molto altro ancora.

Con i suoi tre piani (di cui uno gratuito), Libero SiFattura risponde alle esigenze più varie, da quelle del professionista in regime forfettario alle piccole e medie imprese.

Il piano gratuito, ad esempio, è cucito sulle necessità dei piccoli professionisti che inviano poche fatture l’anno. Il piano Pro offre invece tutte le funzionalità necessarie alla gestione di un’impresa: avrai accesso a un gestionale che ti permette di inviare un numero illimitato di fatture, gestire il flusso di cassa e generare il previsionale, collaborare direttamente con il commercialista e molto altro ancora.

Fatturazione elettronica, le novità delle specifiche tecniche v1.9

Il nuovo codice tipo Documento per comunicare irregolarità nell’emissione delle fatture non è l’unica novità introdotta con la versione 1.9 delle specifiche tecniche per la fattura elettronica.

Per adeguarsi alla Direttiva UE 2020/285, è stato introdotto il nuovo regime transfrontaliero di Franchigia IVA RF20. Le disposizioni della Direttiva UE hanno lo scopo di semplificare gli adempimenti fiscali per imprese di piccole dimensioni – come, ad esempio, i professionisti in regime forfettario – che operano in più Stati all’interno dell’Unione Europea.

Sono stati poi aggiornati i codici valori per le fatture di vendita gasolio o carburante, in accordo alla nuova codifica prevista dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Infine, è stato eliminato il limite di 400 euro per l’emissione di fattura semplificata nel caso in cui il Cedente/Prestatore emetta in regime forfettario (art. 1, c. 54-89, L. 190/2014) o in regime transfrontaliero di franchigia IVA (Direttiva UE 2020/285).

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