SCIENZA

Fuori dal sistema solare c'è un pianeta rovente con ossigeno

La scoperta di H2O aiuterà a cercare ossigeno anche in atmosfere più simili alla Terra. Si tratta di Kelt-9b ed è il mondo alieno più caldo mai osservato.

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Fonte: 123rf

Nell’atmosfera di un pianeta esterno al Sistema solare è stata rilevata, per la prima volta, la presenza dell’ossigeno. L’oggetto sotto osservazione è Kelt-9b, il mondo alieno più rovente mai individuato, le cui temperature superficiali superano i 4mila gradi. La scoperta è stata realizzata da un gruppo internazionale guidato da Francesco Borsa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) a Milano e i risultati sono stati pubblicati su Nature Astronomy. Aver trovato ossigeno su Kelt-9b potrebbe aiutare a cercare H2O anche nell’atmosfera di altri pianeti dalla temperatura più temperata e simile a quella della Terra.

Le caratteristiche del pianeta rovente dove c’è ossigeno

Il pianeta esterno al Sistema Solare si trova a 650 anni luce da noi, in direzione della costellazione del Cigno. È definito un gigante perché le sue dimensioni sono enormi: ha una massa 2,8 volte più grande di quella di Giove, ma con una densità due volte più bassa. Per caratterizzarne meglio le proprietà, i ricercatori hanno rilevato le “impronte digitali” dell’ossigeno atomico nello spettro del pianeta. Luca Fossati dell’Accademia austriaca delle scienze ha guidato il rilevamento che era ispirato a nuove simulazioni della sua atmosfera.

Per l’analisi è stato sviluppato uno dei modelli informatici più avanzati. Il sistema è in grado di simulare le atmosfere degli esopianeti caldi e il modello consente di riprodurre al computer le principali proprietà dell’atmosfera per prevederne la struttura, la composizione e la temperatura con una precisione senza precedenti. Le simulazioni per Kelt-9b si sono rivelate in linea con le precedenti osservazioni di altre specie chimiche (come l’idrogeno) nella sua atmosfera e hanno anche indicato la possibile rilevazione di atomi di ossigeno.

Le tracce d’ossigeno sul pianeta Kelt-9b

Precedenti osservazioni del pianeta Kelt-9b erano state fatte con il telescopio dell’osservatorio di Calar Alto in Spagna abbinato allo spettrografo Carmenes. Rianalizzando i dati che si erano già ottenuti, è stato possibile confermare la previsione del modello teorico: le tracce dell’ossigeno erano sempre presenti, ma erano state perse da analisi precedenti. I risultati dimostrano che sebbene Kelt-9b perda nel tempo una certa quantità della sua atmosfera calda, non rischia di vederla evaporare. Tuttavia la vicinanza alla sua stella porta ad avere sul pianeta forti turbolenze e tempeste, con venti impetuosi nell’atmosfera che possono raggiungere i 40.000 chilometri orari.

Sempre al di fuori del sistema solare c’è anche un pianeta, b Centauri b, che si muove intorno alla coppia di stelle più calda e massiccia mai osservata. In uno dei più leggeri esopianeti conosciuti, invece, un anno dura solo 8 ore. Intanto Plutone è stato declassato da “pianeta” a “pianeta nano”.

Stefania Bernardini

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