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Pathfinder 1: il dirigibile del fondatore di Google

Il velivolo è pronto a svolgere i test e ha anche ricevuto l'autorizzazione al primo decollo: funziona come le auto elettriche EREV

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Sergei Brin, cofondatore di Google nell’ormai lontanissimo 1998 insieme a Larry Page, ha un dirigibile in un hangar. Si chiama Pathfinder 1, non è un dirigibile qualunque, non è ancora autorizzato a volare, ma lo sarà presto grazie al “certificato di aeronavigabilità” che ha appena ricevuto LTA Research, l’azienda fondata da Brin nel 2015 per sviluppare questo mezzo di trasporto che ha, nel suo progetto, tanta innovazione tecnologica.

Pathfinder 1: caratteristiche tecniche

Fregandosene della scaramanzia, Sergei Brin e la sua LTA Research hanno scelto l’azienda tedesca Zeppelin come partner per realizzare Pathfinder 1. Zeppelin, per chi non lo sapesse, è rimasta famosa (e lo è ancora, dopo quasi un secolo) per il disastro del dirigibile LZ 129 Hindenburg andato a fuoco il 6 maggio 1937, mentre veniva ormeggiato in New Jersey.

Pathfinder è lungo 124 metri e ha una struttura formata da 13 scheletri connessi da 96 nodi, che tengono insieme 288 tubi in fibra di carbonio rinforzata. Questa impalcatura tiene in posizione 13 serbatoi di elio, 2 motori diesel, 12 motori elettrici e 24 batterie.

Quando sarà pienamente operativo, Pathfinder 1 sarà il dirigibile più grande del mondo, anche se sarà parecchio più piccolo del già citato Hindemburg, che era lungo 245 metri e alto 41.

La propulsione del dirigibile del fondatore di Google è elettrica, ma l’elettricità viene generata dai due grandi motori diesel. Si tratta di una tecnologia molto simile a quella già vista sulle auto elettriche ad autonomia estesa, le cosiddette EREV (Extended Range Electric Vehicle) e ha il vantaggio di poter spegnere per lunghissimi tratti i motori a gasolio, sfruttando l’elettricità accumulata nelle batterie.

Un altro aspetto molto innovativo del Pathfinder 1 è la presenza di alcuni sensori Lidar (la stessa tecnologia delle auto a guida autonoma e dei robot aspirapolvere) che tengono sotto controllo il volume dell’elio nei serbatoi, al fine di tenere bilanciato il dirigibile e semplificare le manovre del pilota.

Tutto il sistema di propulsione e manovra del Pathfinder, inoltre, è completamente elettronico: i 12 motori elettrici, che sono quelli che spingono davvero il dirigibile, sono connessi alla navicella e al pilota da un sistema “drive-by-wire“, praticamente lo stesso che gestisce l’acceleratore nelle moderne automobili.

Pathfinder 1: il dirigibile umanitario

Il papà di Google ha pensato al Pathfinder 1 per scopi umanitari: creare un mezzo di trasporto in grado di raggiungere aree impervie dopo una catastrofe climatica, un terremoto, uno tsunami e portare i primi soccorsi.

La navicella, al momento, può contenere e trasportare un massimo di 14 persone, ma è già in fase di sviluppo una versione del dirigibile, chiamata Pathfinder 3, in grado di trasportare un intero ospedale da campo. Questa versione del Pathfinder sarà più grande, con una lunghezza totale di 180 metri.

In futuro, tuttavia, LTA Research potrebbe anche progettare ulteriori versioni del dirigibile per scopi commerciali: turismo, innanzitutto, ma anche trasporto merci. Prima di andare su Marte con Elon Musk, quindi, forse andremo in dirigibile con Sergei Brin.

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