L’isola senza nome, la NASA scopre un luogo inesplorato
Lo scioglimento dei ghiacci in Antartide rivela quella che sembra essere un'isola sconosciuta: le immagini satellitari della NASA
“C’è una montagna di bianco, come si vede in queste immagini Landsat in Antartide, che sembra essere un’isola” è il Tweet di NASA Earth del 27 aprile che annuncia la possibile scoperta.
Le immagini satellitari riguardano una regione particolarmente colpita dallo scioglimento dei ghiacci, in cui lo scenario è recentemente cambiato in maniera drammaticamente rapida, rivelando nuove terre che ci erano state nascoste fino a oggi.
L’isola senza nome
Nel marzo del 2022, una grande calotta polare nella regione antartica orientale si è completamente disintegrata, dando vita a un fenomeno di rara intensità che ha visto crollare in mare – nel giro di poche settimane – un pezzo di ghiaccio delle dimensioni di una metropoli.
È successo sulla costa di Knox, in quelli noti come Ghiacciai di Glenzer e Conger, in un’area del continente che è stata mappata per la prima volta soltanto nel 1955. Qui, dove prima si estendevano a perdita d’occhio le due imponenti distese di ghiaccio, alte fino a 200 metri sul livello del mare, oggi dominano le acque blu del Mare di Davis, che hanno inghiottito nel tempo pezzi sempre più grandi di calotta.
Come spesso avviene per le scoperte in Antartide, il cambiamento di scenario è stato rapido: all’inizio di marzo 2022 la calotta alimentata dai ghiacciai di Glenzer e Conger era intatta, e dopo pochi giorni non c’era praticamente più.
Secondo le immagini satellitari della NASA, il continente potrebbe però aver guadagnato un’altra isola, perdendo parte dei suoi ghiacci. Non sarebbe la prima volta di terre emerse in seguito alla scomparsa dei ghiacciai polari: l’ultima isola riconsegnata alla terraferma dal ritirarsi delle calotte è stata Sif, un’isola granitica scoperta nel 2020 nascosta nel mezzo del ghiacciaio Thwaites, uno dei più estesi del continente.
Ghiaccio perduto, isola trovata?
Quella che secondo la NASA è una buona candidata a essere la prossima nuova isola del continente antartico è ben visibile da un trittico di immagini, acquisite dai satelliti Landsat tra il 1989 e il 2022.
La prima delle immagini mostra la misteriosa ”isola senza nome” per come era visibile nel 1989, perfettamente integrata nella distesa bianca della calotta di Glanzier-Conger: il Mare di Davis era allora una sottile venatura tra i solidi ghiacci polari.
L’ultima immagine satellitare è stata scattata nel gennaio del 2022, appena prima del collasso dei ghiacciai, e mostra quella che sembra a tutti gli effetti un’isola in mezzo al mare. L’isola, si legge su NASA Earth Observatory, “ha mantenuto la stessa forma, anche dopo che la calotta si è staccata e il ghiaccio attorno a lei si è dissolto”.
Quella collinetta bianca in mezzo al mare non si è mossa neanche dopo lo spaventoso crollo dello scorso marzo, quando in pochissimo tempo è finita in mare una placca delle dimensioni di una città. Inoltre, nota la NASA, il terreno “appare più alto che dei dintorni: il profilo di elevazione indica che almeno parte della massa è a un’altezza di 30-35 metri sul livello del mare”.
Ma come essere certi che si tratti di un’isola? L’unico modo per saperlo, spiega il glaciologo Christopher Shuman, “è andare lì vicino con una nave e cercare degli affioramenti rocciosi, e forse anche con un radar per definire lo spessore del ghiaccio”.
In ogni caso, l’oggetto fa decisamente sperare: “Il profilo di ICESat-2 mostra che la superficie è ben al di sopra del livello del mare”, il che lascia intendere che sotto potrebbe esserci un letto roccioso a sostenere la copertura ghiacciata. L’isola vera e propria potrebbe quindi trovarsi in prossimità del livello del mare, o addirittura spuntare dall’acqua per qualche metro.