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Scoperta straordinaria in Antartide: trovato il più antico archivio climatico della Terra

Straordinaria scoperta in Antartide: dallo studio di alcuni carotaggi è stato individuato l'archivio climatico della Terra più antico in assoluto

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Scoperta straordinaria in Antartide Fonte foto: 123RF

Una scoperta straordinaria in Antartide ha portato alla luce quello che si può definire il più antico archivio climatico della Terra.

I ricercatori hanno recuperato un blocco di ghiaccio risalente a 1,2 milioni di anni fa, offrendo uno spaccato senza precedenti sul passato climatico della Terra.

Recente scoperta straordinaria in Antartide

Gli studiosi impegnati nel progetto Beyond Epica – Oldest Ice sono stati protagonisti di un’impresa scientifica senza precedenti, coordinata dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e sostenuta dalla Commissione Europea. Ciò che è emerso rappresenta un traguardo straordinario per la paleoclimatologia e la comprensione degli articolati meccanismi che regolano il sistema climatico terrestre.

La scoperta è stata realizzata nell’altopiano antartico, presso il remoto campo di Little Dome C, dove un team di scienziati provenienti da dieci Paesi europei ha condotto una perforazione che ha raggiunto la profondità record di 2.800 metri. Questa straordinaria operazione ha permesso di accedere a strati di ghiaccio che si trovano in prossimità della roccia sottostante la calotta glaciale, contenenti informazioni chiave sul momento in cui l’Antartide venne coperta dai ghiacci.

Il risultato apre nuove prospettive per lo studio del clima antico, fornendo dettagli inediti sull’evoluzione delle temperature atmosferiche e delle concentrazioni di gas serra.

Ciò che rende unica questa carota di ghiaccio è la sua capacità di registrare cambiamenti climatici che risalgono a un periodo molto precedente rispetto a quanto sia stato possibile analizzare in passato. Fino ad oggi, i dati più antichi provenienti dal ghiaccio antartico si fermavano a circa 800.000 anni fa. Grazie a questa nuova scoperta, si potrà indagare su un’epoca cruciale della storia climatica terrestre, durante la quale il ciclo delle glaciazioni subì un importante cambiamento: si passò da cicli glaciali più brevi, di circa 40.000 anni, a cicli più lunghi, di circa 100.000 anni.

Comprendere le dinamiche di tale transizione potrebbe fornire risposte fondamentali su come il clima della Terra reagisce a fattori naturali e, indirettamente, aiuta a prevedere i suoi comportamenti futuri.

L’importanza dello studio dei carotaggi

L’analisi delle carote di ghiaccio è particolarmente preziosa perché queste custodiscono bolle d’aria intrappolate nel tempo, veri e propri campioni di atmosfera primordiale. Studiando la composizione chimica di suddette bolle, i ricercatori possono ricostruire con precisione le concentrazioni di anidride carbonica, metano e altri gas serra presenti nell’atmosfera milioni di anni fa. Inoltre, le variazioni isotopiche contenute nel ghiaccio permettono di tracciare le fluttuazioni delle temperature con un livello di dettaglio impensabile per altri tipi di archivi geologici.

Il progetto Beyond Epica – Oldest Ice, che coinvolge 12 istituzioni scientifiche, si propone anche di migliorare le proiezioni sul futuro. Le informazioni ricavate dal ghiaccio antico consentiranno di comprendere meglio i meccanismi di feedback tra l’atmosfera, l’oceano e la criosfera, offrendo nuovi strumenti per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici in corso.

L’importanza di questa scoperta straordinaria in Antartide si estende ben oltre l’ambito scientifico. In un contesto globale caratterizzato da un’intensificazione dei fenomeni climatici estremi, ottenere una comprensione più profonda delle dinamiche che hanno governato il clima in passato rappresenta un elemento chiave per affrontare le sfide del presente e del futuro. I dati raccolti potrebbero aiutare a identificare soglie critiche nei sistemi climatici e fornire indicazioni su come evitare situazioni d’instabilità irreversibili.

La recente avventura scientifica non sarebbe stata possibile senza una combinazione di avanzamenti tecnologici e un forte spirito di collaborazione internazionale. Le tecnologie impiegate per la perforazione e la conservazione del ghiaccio sono il frutto di decenni di ricerca e sviluppo, mentre la partecipazione di più Paesi ha permesso di unire competenze diverse e risorse significative. Tale approccio collaborativo riflette l’urgenza e l’importanza di affrontare le questioni climatiche su scala globale.

Con il progredire delle analisi, il ghiaccio di 1,2 milioni di anni si rivelerà probabilmente una miniera d’informazioni per la scienza e per l’umanità. Ogni nuovo dato contribuirà a costruire un quadro sempre più chiaro del passato climatico terrestre, permettendo d’intravedere con maggiore consapevolezza il futuro che ci attende.

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