SCIENZA

Un labirinto sotterraneo è stato scoperto in Italia

Un vero e proprio mondo alternativo che si trova sottoterra e si articola per chilometri: c'è un labirinto sotto le strade di Roma e ora stiamo indagando per saperne di più

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E se ci fosse una città sotto la città? Questa domanda può sembrare strana, eppure nel caso di Roma è più che mai pertinente, dato che sotto le sue strade principali si articola un vero e proprio labirinto sotterraneo, che oltre a essere enorme è ricco di gallerie, grotte, cunicoli e catacombe. Potrebbe sembrare una straordinaria scoperta archeologica, eppure, in realtà, le cose sono molto più complesse di così.

A dare vita a questo complesso (e fragile) sistema sotterraneo sono i cosiddetti sinkholes antropogenici, delle voragini che si aprono in contesti urbani e che, in questo caso, hanno permesso di mappare una fitta rete di strade che si estende per circa dodici ettari nel sottosuolo, precisamente nelle profondità del quartiere Centocelle.

Cosa sono i sinkholes antropogenici?

Ma cosa sono i sinkholes antropogenici? Si tratta di buche di dimensioni rilevanti che si aprono nel terreno e, nella fattispecie, nelle strade urbane, causate dalle attività umane. In sostanza, lavori antichi (come quelli della realizzazione di catacombe) e moderni (reti idrauliche, elettriche e via dicendo) si coniugano, producendo un vero e proprio collasso delle parti più superficiali delle strade urbane, causando dei crolli evidenti.

Negli ultimi dieci anni, i sinkholes si sono moltiplicati in quel di Roma. Tutto ciò comporta un rischio per la popolazione, dato che i crolli minacciano sia le strade in generale, sia le reti che si trovano al di sotto di esse, sia, soprattutto, le infrastrutture e le abitazioni. Inoltre, secondo gli esperti, sono anche una minaccia per via dei possibili danni al patrimonio archeologico.

Il labirinto sotterraneo e la sua mappatura

“Grazie” (ed è proprio il caso di usare le virgolette) ai sinkholes, però, come dicevamo, è stato rintracciato un labirinto sotterraneo. La scoperta ha attivato l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha realizzato una prima mappatura di queste gallerie, scoprendo che, a quanto pare, sono presenti non solo a Centocelle, ma anche sotto ai quartieri di Tuscolano, Prenestino, Centocelle Appia-Antica, Tiburtino, e San Giovanni-Labicano oltre che nella zona di Flaminia-Cassia.

Non solo: sempre secondo l’ISPRA, le gallerie e i cunicoli presentano dei punti fragili, particolarmente instabili. Le cave del sottosuolo sono di molteplici origini e vanno da quelle connesse all’approvvigionamento idrico antico a quelle che si sono create “naturalmente” per via di infiltrazioni ed exfiltrazioni idriche, passando per cave di comodo (connesse alla realizzazione di specifici edifici) a cave fognarie.

I sinkholes, il labirinto e i loro pericoli

È inutile sottolineare, ancora una volta, che i pericoli di crollo sono tanti e verosimili. Anche per questo, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha realizzato un censimento dei sinkholes, non limitandosi soltanto a Roma ma ampliando il raggio a tutta l’Italia. Frattanto, si sta cercando un modo sicuro per esplorare “l’altra Roma” e verificare se nel sottosuolo c’è qualcosa di insolito, antico, ancora non scoperto.

Per far luce su tutto ciò, però, occorrerà molto tempo: l’esplorazione, infatti, deve essere fatta in assoluta sicurezza. E, ad oggi, non c’è alcuna garanzia che il labirinto sia a portata di essere umano.

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