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SCIENZA

Un'enorme voragine si è aperta nel terreno: cosa è successo

Nel giro di soli due giorni un'enorme voragine si è aperta in Cile: è gigantesca e profonda oltre duecento metri. E ancora non è chiaro ciò che l'ha causata

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Enorme, inquietante e misteriosa: queste tre parole descrivono perfettamente la voragine in Cile, che sembra essersi aperta senza alcuna causa scatenante. La sua apparizione è stata talmente tanto repentina da allarmare gli scienziati, che, adesso, stanno cercando di indagare per capire cosa possa averla creata.

Infatti, non capita tutti i giorni (per fortuna) che un enorme buco si apra sul terreno, né che lo faccia così velocemente: è bastato solo un weekend a far sì che si formasse nel deserto di Atacama, a pochi chilometri da Tierra Amarilla.

La formazione della voragine in Cile

Ma cos’è successo nello specifico? Era un tranquillo fine settimana quando alcune persone si sono recate nei pressi del deserto di Atacama. In quella zona sorge anche una miniera di rame: non è dunque un’area poco praticata o disabitata. Anzi, tra lavoratori e amanti dei panorami desertici c’è sempre qualcuno che si muove nei paraggi. Sono stati proprio degli avventori, arrivati sul posto per caso, a segnalare l’enorme buco alle autorità.

D’altronde non è certo un’anomalia che può passare inosservata: con i suoi 32 metri di diametro si fa notare eccome. Le autorità si sono spinte anche sul ciglio, che alterna aree molto propense a franare ad aree che invece sembrano solide e difficilmente a rischio di crollo. Tutto ciò rende ancor più misteriosa l’apertura di questa voragine ed escluderebbe un cedimento così ampio del terreno o, almeno, del suo strato superficiale.

Profondità da scoprire: la voragine misteriosa

Stando alle stime del Sernageomin, l’ente che si occupa di geologia e attività di estrazione in Cile, la voragine sarebbe profonda almeno 200 metri: quasi un collegamento con le viscere della Terra. Ciò che però lascia davvero stupefatti è che, vista dall’alto, la voragine ha un aspetto estremamente tondo e regolare. Sul suo fondo, almeno stando ai primi rilevamenti, non ci sono sostanze particolari ma solo molta, moltissima acqua.

David Montenegro, il direttore del Sernageomin, sta cercando di comprendere insieme al suo team di ricercatori se la formazione della voragine può essere connessa alle attività minerarie che si svolgono attivamente nei dintorni del deserto di Atemaca. Attualmente, però, sembra che le cose non abbiano molto a che fare l’una con l’altra, specie considerando che non ci sono dei collegamenti diretti con le zone dell’estrazione e la voragine. Cosa può essere successo, allora?

Voragine in Cile: le valutazioni e i rischi

Come abbiamo già detto, le autorità cilene e l’ente geologico stanno brancolando nel buio. Fino a quando non saranno fatti studi più approfonditi sulla voragine non sarà possibile dire con sicurezza cos’è accaduto. Di fatto, l’enorme buco si è aperto ad appena 600 metri da un centro abitato, ed ecco l’altra stranezza: non c’è stato praticamente alcun rumore, né nessuna scossa o vibrazione che possa far pensare a movimenti della Terra.

Di fatto, l’area è attualmente recintata ed è stata messa in sicurezza per permettere agli studiosi di indagare senza che né loro né i curiosi corrano rischi. L’obiettivo non è solo trovare la causa della voragine, ma anche e soprattutto stabilire se, nell’area circostante, una cosa del genere possa verificarsi ancora, stavolta mietendo delle vittime. Non resta che attendere novità.

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