Peter Higgs, lo scienziato che ha cambiato il modo in cui vediamo l'Universo
Chi è stato Peter Higgs, padre della "particella di Dio" e uno dei fisici teorici di maggior impatto della storia moderna
È morto Peter Higgs, celeberrimo fisico britannico, insignito del premio Nobel per la scoperta di quella che generalmente viene chiamata la “particella di Dio”, ovvero il bosone di Higgs. Il suo contributo alla scienza è stato enorme. Genio e intelletto in grado di spingere in avanti le lancette dello sviluppo globale. La sua teoria mirava a spiegare l’origine della massa delle particelle elementari e sarà ricordato per sempre.
È morto Peter Higgs
Dopo una breve malattia, la famiglia ha annunciato la morte del fisico Peter Higgs all’età di 94 anni. Nato il 29 maggio 1929 a Newcastle, il suo nome completo era Peter Ware Higgs, membro della Royal Society inglese e professore emerito presso l’Università di Edimburgo dal 1996.
Negli anni ’60 aveva teorizzata l’esistenza del bosone che oggi porta il suo nome, dopo essere stato finalmente scoperto nel 2012. Una conferma che ha portato lui a ottenere il premio Nobel per la fisica l’anno seguente.
All’annuncio della notizia dell’esito positivo degli esperimenti dell’acceleratore Lhc del Cern di Ginevra, Higgs era presente in platea, mostrandosi visibilmente commosso nell’auditorium. Il premio Nobel, per quanto il più celebre e illustre, non è stato di certo il suo unico premio. In carriera ha infatti ottenuto la medaglia Dirac e il premio Wolf per la fisica, tra gli altri.
Il bosone di Higgs
Il genio di Peter Higgs è stato rivoluzionario. La sua brillante idea fu esposta negli anni ’60. Al tempo tentò di spiegare, con enorme successo, il motivo per il quale gli elementi costitutivi dell’universo, ovvero gli atomi, avessero una massa.
Il suo lavoro ha cambiato radicalmente la nostra comprensione dell’universo, ciò è indubbio. Un pensiero ispirato che ha gettato le basi per 50 anni di lavoro nella fisica applicata. La tecnologia è riuscita a porsi alla pari della sua brillante mente soltanto nel 2012. Fondamentale il Large Hadron Collider del Cern per poter ottenere la scoperta a lungo attesa.
Per un genio tanto brillante, si trattava di un uomo particolarmente timido. Nel 2012 le sue parole alla stampa furono: “È davvero bello avere ragione, a volte”. Nel corso degli anni ha ottenuto un dottorato di ricerca al King’s College di Londra, per poi risultare “battuto” da un suo amico per un posto di lavoro.
Entrò invece a far parte del corpo insegnanti dell’Università di Edimburgo, dove ha proseguito il suo lavoro negli anni. La sua teoria, oggi osannata con buona ragione, ha faticato in realtà a essere pubblicata sulle riviste di settore. Ci è riuscito soltanto nel 1964, anche perché in pochi riuscivano a comprendere realmente la sua visione sull’universo.
Nessun gran momento esaltante che ha cambiato la sua vita per sempre. Ha infatti sempre professato come la teoria si sia formata nella sua mente nel corso degli anni. Anche altri due gruppi di scienziati pubblicarono un lavoro sulla spinta della stessa idea, ma il bosone è divenuto celebre con il suo nome.
L’acceleratore costruito aveva un valore di 10 miliardi di dollari, di fatto il più potente mai realizzato. La macchina destinata a confermare o smentite la teoria di Higgs. Un momento epocale. Prima del grande annuncio, era stato inviato un avviso in anticipo: “Peter dovrebbe venire al seminario del CERN o se ne pentirà”. Una storia incredibile, che di certo nel corso dei prossimi anni troverà spazio al cinema, considerando il peso che ha avuto sul mondo della fisica e sulla nostra concezione dell’universo.