SCIENZA

Questa pianta carnivora si è evoluta in modo molto strano

Una pianta carnivora si è evoluta in maniera decisamente insolita, optando per una forma di nutrimento particolare: gli escrementi di insetti e, soprattutto, mammiferi

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Lo abbiamo detto spesso, ma perché non ripeterlo: la natura è decisamente stupefacente e conduce le sue creature verso percorsi unici nel loro genere. Eppure, esistono ancora delle scoperte che agli occhi dell’uomo possono sembrare davvero strane, come quella riguardante la pianta carnivora che, a un certo punto della sua esistenza, ha deciso di trasformarsi… in una toilette.

Ebbene sì: questa strana varietà di Nephentes, appartenente al genere della famiglia monotipica delle Nepenthaceae, ha cominciato a non nutrirsi più solo di insetti ma ha “deciso” di approfittare dei loro escrementi. E anche di quelli dei mammiferi. La cosa più incredibile? Sta riuscendo a crescere e proliferare molto meglio di prima.

La scoperta della strana evoluzione della pianta carnivora

A scoprire che la varietà Lowii della pianta carnivora Nephentes si stava “comportando” in maniera strana è stato il botanico Alastair Robinson del Royal Botanic Gardens Victoria. Il dottore e professore, insieme a un gruppo di colleghi, ha studiato queste piante endemiche del Borneo, per capire come, in effetti, potevano sopravvivere in alcune aree dove non comparivano molti insetti, di cui generalmente si nutrono.

In particolare, sono stati analizzati campioni di piante che si trovavano su vette sopra i 2.200 metri. Il fatto che queste Nephentes continuassero a prosperare era in qualche modo un mistero: di cosa si nutrivano? Dopo attenta osservazione, è apparso molto chiaro ciò che stava succedendo: le piante stavano seguendo una dieta a base di escrementi animali.

La pianta carnivora diventata una toilette

Considerando che la predazione degli insetti è scarsa nella loro zona di proliferazione le piante carnivore si sono trasformate in vere e proprie toilette: massimizzano i rendimenti nutrizionali raccogliendo e trattenendo fonti di azoto di valore più elevato, come gli escrementi dei mammiferi. Proprio il fatto che li trattengano, consumandoli poco per volta, porta altri animali a defecare nell’area per via dell”odore”, cosa che garantisce alle piante di avere sempre nuove fonti di sostentamento.

Ciò significa un passo avanti per l’evoluzione delle Nephentes, per due ragioni: la prima è che non soffrono più di carenze di cibo, la seconda è che prima si limitavano a catturare e digerire piccoli insetti, mentre adesso sono in grado di elaborare materiale organico grazie alle loro sacche interne, che contengono pepsina. Un grande passo avanti per compensare alla presenza scarsa di altre fonti di sostentamento, che poteva raggiungere un punto critico per la sopravvivenza.

Una vera strategia d’adattamento

Per essere certi dei vantaggi evolutivi raggiunti dalle Nephentes il dottor Robinson e i suoi colleghi hanno studiato l’arricchimento isotopico nei campioni di tessuto di diverse varietà, per confrontare i livelli di azoto acquisito. Nello specifico, hanno confrontato le specie che catturano invertebrati con quelle che si stanno specializzando per la raccolta di escrementi.

Il risultato è stato davvero chiaro: le Nephentes evolute sono più forti, più resistenti e più in grado di resistere anche a fattori di rischio esterni, perché scomponendo le feci animali si rafforzano riuscendo a integrare persino altri nutrienti che riescono a sfruttare dal meglio. Che dire: la natura riesce davvero a essere sorprendente!

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