Una nuova e strana scoperta è stata fatta sul modo in cui i fenicotteri mangiano
Osservando come mangiano i fenicotteri, hanno approfondito il funzionamento del loro becco e scoperto che compiono una bizzarra sequenza di movimenti

Un team di scienziati ha recentemente fatto luce su come mangiano i fenicotteri, svelando un meccanismo tanto curioso quanto ingegnoso. Sebbene questi eleganti uccelli rosa siano da sempre considerati simbolo di grazia e bellezza, il loro comportamento alimentare risulta essere uno dei più bizzarri e affascinanti del mondo animale. L’ultima scoperta scientifica dimostra che ciò che può apparire strano è, in realtà, un’efficiente strategia basata sulla fisica dei fluidi.
I fenicotteri e il loro modo assurdo di nutrirsi
Chi ha avuto modo di osservare un fenicottero da vicino avrà notato qualcosa d’insolito: per nutrirsi, questi uccelli immergono la testa sott’acqua, piegandola all’indietro, con il becco capovolto. Un comportamento che sfida la logica, al punto che molti si sono chiesti perché i fenicotteri mangiano a testa in giù.
La risposta arriva dalla biologia e dalla fisica. I fenicotteri sono filtratori, ovvero si nutrono setacciando l’acqua salmastra in cui vivono, raccogliendo piccole prede come alghe, semi e minuscoli crostacei. Ma la vera stranezza non sta solo nella posizione della testa: è nel modo in cui il loro becco funziona.
Il segreto nascosto nel becco e nei movimenti
Il becco dei fenicotteri ha una forma a “L” molto particolare, ed è rivestito da lamelle che agiscono come un setaccio. Mentre questi animali muovono la testa su e giù, aprono e chiudono rapidamente il becco, generando una serie di vortici d’acqua che attirano il cibo verso l’interno. Tale movimento apparentemente caotico, accompagnato da un curioso “chiacchierio” è, in realtà, parte di un sofisticato sistema di filtrazione.
Uno degli aspetti più intriganti scoperti dallo studio riguarda anche il movimento delle zampe. I fenicotteri pestano il terreno con le dita palmate, generando vortici che smuovono il fango e spingono le particelle alimentari verso il becco. Insomma, ogni gesto ha uno scopo preciso: i fenicotteri non stanno “sbagliando tutto”, come si pensava, ma giocano letteralmente con le leggi della dinamica dei fluidi.
Dalla natura alla tecnologia: lezioni da un uccello rosa
Questa scoperta recente sul comportamento alimentare dei fenicotteri ha colpito anche il mondo della ricerca applicata e della biotecnologia. Gli scienziati che hanno condotto lo studio, pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, collaborano ora con chimici e ingegneri per trasferire queste tecniche di filtrazione nei sistemi artificiali.
Le membrane utilizzate nei sistemi di depurazione dell’acqua tendono spesso a ostruirsi, ma grazie ai meccanismi “naturali” osservati nei fenicotteri, è possibile immaginare nuovi filtri ispirati al loro modo di nutrirsi. Nasce così una nuova frontiera: quella della filtrazione dell’acqua ispirata ai fenicotteri.
I fenicotteri ci insegnano a guardare meglio
Al di là della curiosità, questa scoperta sui fenicotteri conferma una grande verità della scienza: anche le creature più familiari possono nascondere misteri straordinari. Certi uccelli strani come i fenicotteri ci ricordano che la natura è piena di soluzioni ingegnose, invisibili a un primo sguardo.
Studiare l’alimentazione dei fenicotteri con attenzione ha permesso di svelare una rete complessa di movimenti, strutture e strategie. Non solo questi animali hanno adattato ogni parte del loro corpo all’ambiente in cui vivono: hanno trasformato il modo in cui interagiscono con l’acqua in una vera arte della sopravvivenza.