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Internet rischia il collasso in Italia: ecco perché

Con la crisi energetica e il razionamento dell'energia rischiamo anche il blackout di Internet, secondo l'appello al Governo dei Provider italiani

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L’attuale crisi energetica in corso, dovuta ai ripetuti tagli alle forniture di gas da parte della Russia, sta mettendo a dura prova l’economia italiana: i rincari delle bollette energetiche gravano sul budget familiare ma anche delle aziende che sottoposte a esborsi onerosi, rischiano di chiudere. Il Governo italiano ha individuato una prima serie di soluzioni che si fondano, innanzitutto, sul risparmio energetico (che ricordiamo è la prima fonte di energia rinnovabile) e che mirano a conservare (e a razionare), appunto, il prezioso gas. Ciò comporterà conseguenze sulle famiglie e soprattutto sulle aziende.

Tra le tante aziende che pagano una bolletta energetica salata e che chiedono di rivedere le politiche di risparmio energetico ci sono gli Internet Provider (IP), le aziende che offrono le connessioni a Internet in abbonamento mensle. In questo settore, secondo l’AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), il razionamento dell’energia produrrebbe un disastro: si rischia un vero e proprio collasso della rete Internet.

Non spegnete Internet

Se da un lato le limitazioni all’erogazione dell’energia elettrica, così come proposte nel Piano europeo per la riduzione dei consumi presentato a Strasburgo, sono il percorso individuato per resistere alla crisi energetica dall’altro, come fa notare l’AIIP, se tali limitazioni non sono ben gestite possono portare al black out anche la rete TLC (telecomunicazioni) italiana.

Ricordiamo che l’idea attualmente sul tavolo è quella di “tagliare” la fornitura di elettricità oltre un tot di potenza, almeno in parte della giornata. Così, per fare un esempio, un comune contatore domestico dell’elettricità da 3 kW potrebbe essere impostato (da remoto, ormai sono smart) per “saltare” già a 2,5 kW o ancor meno. Questo si può tecnicamente fare per tutte le utenze elettriche: sia quelle civili che quelle industriali.

Ma l’AIIP chiede di distinguere tra i cittadini privati, le aziende sottoposte alla riduzione dei consumi energetici, quelle che invece sono cruciali per continuare a far funzionare il Paese.

Giovanni Zorzoni presidente dell’AIPP ha detto: “Se questa operazione troverà concreta realizzazione senza escludere i contatori che alimentano gli elementi di rete degli operatori TLC, la rete italiana andrà incontro ad un sicuro collasso. Infatti, se i siti trasmissivi (POP, armadi attivi, siti di rigenerazione) verranno limitati da remoto a meno della potenza necessaria al loro funzionamento, smetteranno di funzionare a macchia di leopardo provocando un effetto a catena di dimensioni nazionali con interruzioni generalizzate, con conseguenze devastanti e non prevedibili“.

Internet Down, senza “white list”

Secondo gli IP italiani, che hanno consegnato un appello al Governo italiano chiedendo un tavolo d’incontro, è necessario creare una white list dei POD, ossia un’elenco dei contatori elettrici in bassa tensione di tutti gli operatori di telecomunicazione che dovranno essere esentati dalle limitazioni all’erogazione di energia elettrica.

Solo in questo modo, infatti, si potrà evitare il rischio (se non proprio la certezza) di frequenti down della rete Internet in Italia.

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