SCIENZA

Ringraziate le supernove: è grazie a loro se oggi siamo qui

I raggi cosmici prodotti da una supernova viaggiano fino alla Terra e ne influenzano il clima: è grazie al loro se oggi c'è vita sulla Terra

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Sappiamo come si è formata la Terra, da dove è nata, quando, e i processi chimici che sono alla base dello sviluppo della vita sul nostro pianeta. Ci sono ancora alcuni misteri, però, che abbiamo risolto. Per esempio da dove venga l’acqua che rende la Terra abitabile: esiste una teoria molto accreditata secondo cui sarebbe stata portata sulla superficie del nostro pianeta dagli asteroidi.

Ed esiste un’altra, affascinante, teoria, che tira in ballo le supernove: sarebbero pedine fondamentali per lo sviluppo della vita sulla Terra.

Le supernove

Prima di tutto, è importante chiarire cosa sono effettivamente le supernove. Ne sentiamo parlare spesso, e sono tra gli eventi cosmici più affascinanti.

Si tratta di un’esplosione stellare molto potente, che rilascia nello spazio circostante moltissima energia. Sono molto luminose, e nel momento massimo dell’esplosione causano radiazioni che possono superare quelle di un’intera galassia. Ma attenzione, non bisogna immaginare l’esplosione rapida e immediata di un palloncino: la fase di supernova può durare anche milioni di anni.

La supernova è la fase finale della vita di una stella. Ma non di tutte le stelle, solo di quelle più grandi, con una massa almeno otto volte superiore a quella del nostro Sole.

Quando il combustibile interno di una stella finisce il nucleo si contrae, in modo irreversibile. In poche decine di secondi il diametro del nucleo si contrae da 3000 km a poco più di 10 km. L’onda d’urto si propaga attraverso gli strati esterni della stella e, quando raggiunge la superficie, la stella esplode. Tutto il materiale di cui è composta la parte esterna della stella viene proiettato nello spazio circostante. Al suo posto possono rimanere un buco nero o una stella di neutroni.

La supernove sono le nostre madrine

La ricerca porta la firma di Henrik Svensmark, ricercatore e professore che ha pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters. Questo studio dimostra che c’è una relazione molto profonda tra il materiale organico sepolto nei sedimenti e la presenza o meno di supernove. Una correlazione che è diventata sempre più evidente negli ultimi 500 milioni di anni.

In che modo le supernove, queste gigantesche esplosioni stellari, hanno influenzato la vita sulla Terra? Secondo Svensmark influenzano uno dei grandi elementi da cui dipende la nostra sopravvivenza: il clima.

Più supernove equivalgono a un clima più freddo, con aumento delle differenze tra i poli e la regione equatoriale. Di conseguenza avremo forti venti e movimenti oceanici, che sono necessari alla sopravvivenza delle specie perché forniscono nutrienti a tutti i sistemi biologici, animali o vegetali.

“Prendiamo come esempio la fotosintesi”, spiega Svensmark. “Si tratta del processo grazie a cui le piante producono ossigeno e zucchero a partire dalla luce, dall’acqua e dalla CO2. Ma se la materia organica non viene spostata, la fotosintesi non parte”. E secondo questa teoria, sono le supernove a spostare gli oceani, e quindi i nutrimenti e la materia organica.

Quando le stelle esplodono e “creano” una supernova, producono raggi cosmici fatti di particelle elementari minuscole ma dotate di enorme energia. Questi raggi cosmici viaggiano nell’universo, e quindi anche verso il nostro Sistema Solare. Alcuni finiscono il loro viaggio incontrando l’atmosfera della nostra Terra, dove sono responsabili della sua ionizzazione.

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