SCIENZA

Grave siccità nel Nord Italia: un solo lago è salvo

Grazie alle immagini di un satellite dell'ESA, si è scoperto che il Lago di Garda ha ancora una capacità d'acqua invidiabile a fronte della siccità

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Fonte: 123RF

Un mare chiuso e serrato tra altissimi monti: così veniva descritto nel ‘500 il Lago di Garda, il più grande del nostro paese, con i suoi quasi 400 chilometri quadrati. Lo specchio d’acqua che fa idealmente da “cerniera” fra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige è diventato ancora più popolare dopo la diffusione delle immagini da parte di un satellite.

Ormai queste tecnologie vengono utilizzate per il monitoraggio ambientale e il compito del Copernicus Sentinel-2 non è stato da meno. Il dispositivo fa parte di un più ampio progetto dell’ESA (l’agenzia spaziale europea) per tenere sotto controllo le aree verdi del pianeta e fornire supporto nella gestione di disastri naturali. Le sue ultime rilevazioni hanno avuto a che fare con la siccità.

Le immagini relative al Lago di Garda e raccolte dal satellite in questione si riferiscono allo scorso 11 aprile. Tra Brescia e Verona, proprio la zona in cui sorge il lago, ci sono state pochissime precipitazioni negli ultimi tempi e le temperature fin troppo calde hanno fatto il resto. La siccità è diventata un’emergenza della Pianura Padana, un dato di fatto contro cui non si può più fare finta di niente. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, questa situazione non ha inciso sul Lago di Garda, il quale è poco al di sotto dell’81% della sua capacità complessiva. La percentuale è davvero impressionante se si pensa al meteo, ma la spiegazione è semplice.

Numeri che non mentono

Lo specchio d’acqua di cui si sta parlando, infatti, riesce a gestire nel modo corretto i propri flussi nel corso dei mesi più freddi, dunque in autunno e in inverno. L’Italia ha tanti laghi e alcuni molto particolari, come quello rosso a causa di un’alga: dalle nostre parti si registrano spesso fenomeni così eclatanti, ma il caso del Lago di Garda impressiona perché è un unicum. Gli altri laghi della zona, infatti, stanno risentendo parecchio della scarsa pioggia e i numeri in tal senso non mentono. I due esempi emblematici sono quelli del Lago d’Iseo (giunto ad appena il 10% della sua capacità totale) e quello di Como (6,5%).

Fonte foto: Unione Europea, Copernicus Sentinel-2 imagery

Inquinamento e non solo

Il “segreto” del Lago di Garda dovrà dunque essere studiato con maggiore attenzione per capire come comportarsi con gli altri specchi d’acqua e regolarsi di conseguenza. In questi giorni la sponda bresciana del lago deve fare i conti con un pericolo relativo all’inquinamento a causa dello sversamento di carburante, fortunatamente però non ci sono altri problemi con cui fare i conti. Tornando a parlare del satellite che ha ufficializzato questa importante scoperta, un piccolo approfondimento è d’obbligo.

Sentinel-2 è il nome affibbiato alla missione dell’ESA per quel che riguarda il programma Copernicus. I satelliti utilizzati sono due, vale a dire Sentinel-2A e Sentinel-2B. Le tecnologie son sostanzialmente simili e a prova di tilt come avviene invece in un’altra parte dello spazio, visto che l’obiettivo è quello di assicurare una frequenza di sorvoli molto alta, con tanto di operatività simultanea a 786 chilometri di altezza. Gli strumenti sofisticati di cui sono dotati hanno gettato luce sulla particolarità del Lago di Garda, ma ci si aspetta molto dalle future scoperte dall’alto.

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