SCIENZA

La traiettoria dei tornado sta cambiando: come e dove si formano più spesso

I tornado stanno cambiando la propria traiettoria negli Stati Uniti: una nuova geografia dettata dal cambiamento climatico imperante

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Dagli Stati Uniti ci giunge un dato allarmante. A segnalarlo è il National Weather Service, che sottolinea come da gennaio ad aprile 2025 si siano verificati ben 552 tornado. Guardando allo stesso periodo, la media storica è significativamente inferiore, attestandosi intorno ai 337 eventi.

Siamo dunque ormai ben oltre la soglia abituale, il che evidenzia un cambiamento epocale. A rendere ancor più inquietante il tutto è il cambiamento di posizione. I tornado sono ben più del solito e ora decisamente imprevedibili.

I tornado cambiano posizione

I tornado più devastanti hanno colpito per decenni il Midwest, spostandosi dal Texas nord-orientale all’Oklahoma orientale, passando per l’Arkansas occidentale e il Missouri. Tutto ciò ha portato alla definizione del Tornado Alley, di fatto il “corridoio” più esposto al devastante fenomeno.

La situazione è però oggi in chiara trasformazione. Stando ai dati raccolti dal 1989 al 2019, infatti, l’intera fascia si è spostata verso est di circa 600-800 km. Ecco quali sono le aree attualmente più colpite:

  • Kentucky occidentale;
  • Tennessee;
  • Mississippi settentrionale;
  • Alabama.

Il cambiamento climatico ha portato a una ridefinizione della mappa dei tornado, dunque, che in questi Stati hanno già dato vita a numerosi eventi nel corso di questo 2025, alcuni dei quali mortali.

Il Paese dei tornado

Cinematograficamente siamo stati abituati a considerare gli Stati Uniti il Paese del tornado. A differenza di molti altri elementi, ciò non rappresenta un’esagerazione a stelle e strisce. Si tratta della verità.

Il motivo? Ovviamente geografico. L’aria calda e umida del Golfo del Messico risale verso nord a bassa quota. Nel frattempo i venti provenienti da ovest, una volta superate le Montagne Rocciose, si raffreddano e si asciugano.

L’incontro tra queste due masse d’aria è poi favorito dal terreno piatto, con angolazioni che spesso generano instabilità atmosferica e wind shear, ovvero variazioni del vento in altezza. Di fatto parliamo di due elementi cardine per la formazione dei tornado.

Cambiamento climatico

In che modo la trasformazione del clima su scala globale sta incidendo sul fenomeno dei tornado? In maniera totale, viene da dire. Secondo gli esperti, infatti, è proprio tale fenomeno a influenzare lo spostamento verso est del Tornado Alley. Ecco in che modo.

Il cambiamento climatico aumenta l’umidità e la temperatura dell’aria proveniente dal Golfo. Ciò comporta una maggiore instabilità atmosferica e favorisce la formazione delle “supercelle”. Si tratta di forti temporali con correnti ascendenti rotanti, all’origine della gran parte dei tornado. La linea di demarcazione tra l’aria secca dell’Ovest e quella umida dell’Est si è inoltre spostata di circa 220 km verso est.

Una trasformazione concreta, nel giro di pochi anni, che avviene sotto i nostri occhi. L’ennesima prova di una trasformazione che sta già impattando tutte le nostre vite. Non si tratta soltanto di un fenomeno meteorologico, ma di un problema concreto per milioni di persone.

Le nuove zone colpite non sono infatti adeguatamente attrezzate, come Texas e Oklahoma:

  • i rifugi anti-tornado sono rari;
  • la densità abitativa è maggiore;
  • molte case mobili sono particolarmente vulnerabili ai venti forti;
  • i tornado in queste aree tendono a manifestarsi di notte, rendendo difficile individuarli e reagire in tempo.

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