SCIENZA

Un vento tossico sta causando strane morti: scatta l'allarme in Congo

Gli scienziati hanno scoperto la presenza di un gas pericoloso: in Congo, sulle rive del lago Kivu, si stanno verificando strane morti.

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Un particolare fenomeno che si sta verificando soprattutto in Congo ha messo in allarme gli esperti: si tratta di un vento tossico che provoca strane morti tra gli animali – e in alcuni casi persino tra gli uomini – presso le rive del lago Kivu. A scatenarlo sono delle sacche di gas secco che fuoriescono dalle fessure del terreno originate dall’attività vulcanica pressoché costante in questi luoghi.

Cos’è il mazuku, un vento tossico

Mazuku, un nome che ispira timore: è così che in lingua swahili viene chiamato quel fenomeno che sta provocando una moria tra i bovini in Congo, affliggendo anche molte altre specie animali e talvolta anche gli uomini. L’esatta traduzione di mazuku è “vento malvagio”, una vera e propria emergenza che ora ha scatenato l’allarme degli scienziati. La zona del lago Kivu, che si estende al confine tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda, è un’area ad alta densità vulcanica. Si trova infatti sopra una rift valley, una profonda spaccatura della massa continentale che, allargandosi gradualmente nel tempo, dà origine a fenomeni sismici e vulcanici.

Qui sorgono il Nyiragongo e il Nyamulagira, quest’ultimo considerato il vulcano più attivo dell’Africa (e uno tra i più attivi al mondo). Le loro continue fuoriuscite di gas stanno provocando diversi problemi agli abitanti della regione, ma anche all’ambiente e agli animali: ad esempio, sono aumentate in maniera notevole le piogge acide che inquinano il terreno e le colture destinate all’uomo. Ma gli esperti hanno scoperto di recente che c’è un altro pericolo da tenere in considerazione. Il mazuku provoca mediamente la morte di 6/8 persone ogni anno, ma soprattutto è causa di una massiccia strage di bovini.

I rischi legati al mazuku

Il mazuku è una filtrazione di anidride carbonica proveniente dalle fessure del terreno, particolarmente pericoloso in aree depresse. Normalmente, questo gas viene prodotto dai vulcani che ne emettono in grandissime quantità, ma si disperde rapidamente nell’aria senza provocare alcuna conseguenza dannosa. Tuttavia, quando filtra dal sottosuolo, può rappresentare un grande pericolo. Essendo una sostanza più densa dell’aria, tende ad accumularsi in grandi concentrazioni in zone basse, ma anche negli scantinati delle abitazioni.

Per gli uomini, una concentrazione del 3% di anidride carbonica (a fronte di una media dello 0,04% presente nell’aria che respiriamo normalmente) è causa di problemi quali mal di testa, vertigini e difficoltà respiratorie. Quando i livelli salgono tra il 10% e il 15%, anche una breve esposizione può essere mortale. E ciò vale anche per gli animali, soprattutto i bovini che stanno soffrendo particolarmente le conseguenze del mazuku.

Questo fenomeno è stato studiato nei pressi della città di Goma, che sorge sulle rive del lago Kivu. Qui, le strane morti di animali hanno suscitato l’allarme degli scienziati, che hanno scoperto la tossicità delle sacche di gas vulcanico in grado di uccidere in pochi minuti. Tanto che Goma e le sue zone limitrofe sono considerate tra i luoghi più pericolosi al mondo in cui vivere. Ma, secondo gli esperti, il problema del mazuku riguarda moltissime popolazioni indigene presenti lungo la rift valley africana, dove l’attività vulcanica espone al rischio di trovare filtrazioni di anidride carbonica che si accumula nelle zone depresse.

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