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Adobe compra video per addestrare l'AI: quanto paga

Adobe sta investendo su fotografi e video maker per realizzare video per addestrare l’AI. Il report di Bloomberg sui prezzi con cui l’azienda compra i materiali

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Adobe intelligenza artificiale Fonte foto: sdx15/Shutterstock

Secondo quando pubblicato da Bloomberg, Adobe sta chiamando a raccolta fotografi e video maker per utilizzare il loro lavoro per addestrare un nuovo generatore di testo per i video AI.

Del resto, negli ultimi anni, l’azienda californiana ha lanciato diversi prodotti con funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, e tra questi c’è Firefly, un tool che si occupa proprio di generare immagini partendo dai testi.  E dato che i video prodotti dall’AI rappresentano la naturale evoluzione di questa tecnologia, non stupisce che anche Adobe stia investendo molte risorse in questo senso.

Ma la domanda che si è posto Bloomberg è: l’azienda starà pagando abbastanza i professionisti coinvolti?

Adobe e la produzione di video con l’AI

I video realizzati con l’AI stanno diventando sempre più cruciali per il futuro dell’industria dei contenuti multimediali e Adobe, che oggi è una delle aziende leader di questo mercato, sta cercando di guadagnare terreno sulla concorrenza provando a scavalcare prodotti come Lumiere di Google e Sora di OpenAI.

Per farlo però, ha bisogno di enormi quantità di dati per addestrare il nuovo tool e l’azienda californiana ha ben pensato di puntare su risorse video realizzate appositamente da professionisti del settore, che possono essere considerate più attendibili rispetto a grandissimi quantitativi di informazioni dati in pasto all’AI senza alcun controllo.

In sintesi, la società sta cercando di addestrare i suoi algoritmi utilizzando solo informazioni realizzate per questo scopo, un’idea che rappresenta un approccio nuovo alla questione perché, anzitutto, si tratta di materiali inediti e non disponibili per tutti e poi perché sono orientati al marketing e alla creatività, delineando un raggio di azione preciso per il suo prodotto.

Perciò la società sta acquistando video che mostrano persone impegnate in attività quotidiane generiche (come camminare, correre o allenarsi), altri materiali più specifici riguardanti le emozioni e anche dati riguardanti l’anatomia umana come piedi, occhi, orecchie e mani, che l’intelligenza artificiale fa fatica a rappresentare correttamente.

Quanto sta pagando Adobe

Stando alle informazioni in possesso di Bloomberg, la tariffa di Adobe per questi materiali è di 120 dollari per 40-45 minuti di contenuto, circa 3 dollari al minuto.

Dato che i professionisti dietro a questi lavori probabilmente non riceveranno alcun credito, licenze o royalties sull’utilizzo futuro dei materiali sviluppati dall’AI, ci si chiede se davvero questa tariffa sia giusta, anche paragonandola al tariffario utilizzato sempre da Adobe nella precedente ricerca dedicata alle immagini per addestrare la sua intelligenza artificiale, con una paga che variava dai 6 ai 16 centesimi a foto.

Nonostante questo lavoro non sia proprio così remunerativo, dalle indagini di Bloomberg è emerso che, più o meno, il compenso per prestazioni del genere è questo.

Altre fonti, come Reuters, hanno parlato di prezzi compresi tra 5 centesimi e 1 dollaro per foto fino a salire oltre 1 dollaro per video.

Defined.ai, una società che si occupa di analisi di dati sulla formazione dell’intelligenza artificiale, ha confermato che altre aziende, come Google, Meta, Apple e Amazon, sono disposte a pagare fino a 2 dollari per le immagini, da 2 a 4 dollari per video brevi da 100 a 300 dollari per i video più lunghi.