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Come verificare se il GPS dello smartphone funziona

Sensori come GPS, accelerometro e giroscopio sono fondamentali per il corretto funzionamento dello smartphone. Alcune app permettono di scoprire se è tutto ok

GPS smartphone Fonte foto: Shutterstock

Quando si sta per comprare uno smartphone usato, si è soliti controllare che schermo, navigazione web e applicazioni varie funzionino e verificare, così, che il dispositivo non abbia problemi di sorta. Quasi nessuno, invece, pensa di verificare che il GPS e gli altri sensori presenti all’interno funzionino alla perfezione.

Sensori che, a dispetto di quello che si possa pensare, sono utilizzati dalle app più varie. Volete un esempio? Senza giroscopio, accelerometro e GPS, Pokemon Go! non avrebbe mai potuto funzionare. È grazie ai sensori prima elencati, infatti, che il videogame di successo targato Niantic e Nintendo riesce a individuare la posizione del gamer e tracciarne tutti i movimenti. Discorso analogo per le app contapassi: senza giroscopio a tenere traccia delle alterazioni nei movimenti del corpo, Runtastic, Strava e le altre non avrebbero mai potuto vedere la “luce” del Google Play Store o dell’Apple Store.

Si capisce, dunque, che dal corretto funzionamento dei vari sensori presenti all’interno della scocca dello smartphone dipenda la natura stessa del suo essere “smart” e gran parte delle funzionalità che rendono indispensabile – o quasi – questo dispositivo. Scoprire se un sensore mostra dei segni di cedimento, insomma, è fondamentale per capire se è arrivato il momento di passare a un altro smartphone oppure no.

Quali sono i sensori presenti nello smartphone?

Tra le diverse decine di sensori presenti all’interno di uno smartphone, alcuni più di altri si segnalano per le loro funzionalità e la loro utilità.

  • GPS/GLONASS. Sistemi di posizionamento satellitare (sviluppato dagli Stati Uniti il primo e dalla Russia il secondo), consentono di individuare la posizione dello smartphone su una mappa con una precisione di qualche decina di centimetri
  • Accelerometro. Grazie all’accelerometro è possibile scoprire se lo smartphone è in movimento – traccia le variazioni di accelerazione, come dice il nome stesso – e se lo schermo è rivolto verso l’alto o il basso e verso sinistra o destra
  • Giroscopio. Evoluzione dell’accelerometro, traccia i movimenti dello smartphone stesso nelle tre dimensioni, così da scoprire se l’utente si sta muovendo indietro o in avanti eo se sta girando verso sinistra o verso destra
  • Magnetometro. Grazie a questo sensore, gli smartphone sono in grado di “captare” il campo magnetico della terra e far funzionare, così le app di navigazione e le bussole digitali
  • Sensore di prossimità. Formato da un sensore LED e un sensore a raggi infrarossi, è posizionato nelle vicinanze dell’auricolare dello smartphone e serve ad accendere e spegnere lo schermo ogni volta che ci apprestiamo a rispondere a una telefonata. In questo modo si evita di premere icone a caso mentre si parla al telefono
  • Barometro. Si trova specialmente nei modelli di fascia alta e serve come sensore di “supporto” del GPS. Grazie al barometro, infatti, si ha una maggiore accuratezza nel rilevare a che altitudine ci si trovi

Come verificare se GPS e accelerometro dello smartphone funzionano

Diversi i modi per scoprire se il GPS e gli altri sensori smartphone funzionano, ma non tutti sono affidabili. In questo nostro “compito”, alcune applicazioni possono esseri di grande aiuto. Test sensori per Android, ad esempio, non solo spiega quale sia la funzionalità del sensore analizzato, ma mostra anche i dati rilevati in tempo reale e permette, dunque, di capire se funziona oppure se c’è qualche problema in corso. Sensors MultiTool, invece, è pensato e realizzato per restituire dei valori e delle analisi più professionali. Permette, tra e altre cose, di salvare i valori in un determinato momento della giornata e poterne così analizzare il funzionamento nel corso del tempo.