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WhatsApp smentisce il FT: niente pubblicità nelle chat

Da anni gira l'ipotesi di introdurre le pubblicità nelle chat WhatsApp: l'ultimo a parlarne è stato, poche ore fa, il Financial Times ottenendo una forte smentita da Meta

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whatsapp Fonte foto: Alex Photo Stock / Shutterstock

Secondo il Financial Times all’interno di Meta si starebbe discutendo della possibilità di inserire pubblicità all’interno delle chat di WhatsApp, al fine di iniziare a monetizzare l’enorme base di utenti, pari a oltre 2 miliardi di profili attivi al mese. Ma WhatsApp nega tutto, direttamente tramite il suo CEO Will Cathcart che, su X, usa poche ma inequivocabili parole: "Questa storia del Financial Times è falsa. Non lo faremo".

WhatsApp con pubblicità?

Partiamo da un presupposto che è sicuramente vero: WhatsApp è una delle app più in forma di Meta ed è l’unica dove, fino ad oggi, non c’è traccia di pubblicità.

Ma non è la prima volta che circola la voce sull’introduzione degli "ads" nell’app di messaggistica, tra una chat e l’altra: la stessa indiscrezione era circolata a ottobre 2022, dopo una riunione con gli investitori durante la quale Meta aveva parlato della possibilità di usare l’AI per distribuire messaggi pubblicitari.

Adesso il Financial Times torna sull’argomento, specificando che l’ipotesi sul tavolo sarebbe quella di mostrare la pubblicità sia all’interno della lista delle ultime chat sia nelle singole chat, tra un messaggio e l’altro.

Il quotidiano economico britannico afferma che nessuna decisione definitiva è stata ancora presa e che ha ascoltato in merito "persone informate sui fatti", che non specifica però chi siano. Una ulteriore ipotesi in discussione sarebbe quella di creare un abbonamento mensile per poter usare WhatsApp senza pubblicità.

La smentita di WhatsApp

Poiché il Financial Times non è certo un giornale inattendibile, né poco prestigioso, nel giro di poche ore la notizia ha fatto il giro del mondo ed è arrivata, naturalmente, anche ai piani alti di Menlo Park, dove ha sede Meta.

L’azienda ha sostanzialmente smentito tutto: "Non possiamo rendere conto di ogni conversazione avuta da ognuno nella nostra azienda, ma non stiamo testando [le pubblicità], non ci stiamo lavorando e non sono per nulla nei nostri piani".

A questa dichiarazione, poi, si aggiunge quella di Will Cathcart, il CEO di WhatsApp, che su X ha smentito del tutto il Financial Times.

L’esempio di Telegram

Se si parla spesso di WhatsApp con pubblicità è perché il suo principale concorrente, cioè Telegram, ha i banner tra le chat da un bel po’ di tempo e gli utenti non sembrano poi così disturbati da questa presenza.

In particolare Telegram "monetizza" molto i canali, inserendo un post sponsorizzato ogni tot post di chi gestisce il canale. Poiché WhatsApp ha appena lanciato i canali, in molti iniziano a pensare che almeno questa parte dell’app possa ospitare qualche pubblicità.

Ma Meta e WhatsApp, al momento, smentiscono ogni ipotesi di pubblicità nell’app, in tutte le sue sezioni.