SCIENZA

Allarme siccità nello Utah, il Great Salt Lake si sta prosciugando

Il Great Salt Lake si sta prosciugando del tutto e scatta l'allarme siccità nello Utah: le cause della crisi idrica e le proposte per salvare l'ecosistema

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Un lago che ha grande importanza per l’ambiente sta per prosciugarsi completamente in America.

L’evento ha già scatenato un allarme siccità nello Utah, mobilitando le autorità e ponendo l’attenzione sulla crisi idrica del paese.

Allarme siccità nello Utah: cosa sta succedendo

Il Great Salt Lake, uno dei più grandi laghi salati al mondo, e simbolo dell’ecologia unica dello Stato americano dello Utah, è sull’orlo di una catastrofe ambientale. Negli ultimi quarant’anni ha ceduto alla terra ben due terzi della sua superficie, un dato che non solo preoccupa gli ambientalisti, ma anche le comunità locali, gli agricoltori e le autorità statali. La crisi idrica è talmente grave che lo Utah ha già stanziato un miliardo di dollari nel tentativo di rallentare, se non invertire, questa tendenza allarmante.

Fino a poco tempo fa, il Great Salt Lake copriva una superficie di circa 6.000 chilometri quadrati, tuttavia ha visto le sue dimensioni ridursi drasticamente. La causa di questo fenomeno è da ricercare in molti fattori diversi: la combinazione di cambiamenti climatici, pratiche agricole intensive e sfruttamento industriale delle risorse idriche ha ridotto significativamente l’apporto d’acqua dei fiumi che lo alimentano. Il lago, ormai a livelli minimi storici, si sta rapidamente trasformando nel cosiddetto “Mar Morto americano“.

Tra i principali responsabili di questa situazione troviamo il settore agricolo, che consuma una quantità enorme di acqua per le irrigazioni. La necessità di sostenere la produzione alimentare è stata una delle forze trainanti dietro l’esaurimento delle risorse idriche della regione.

In ogni caso, non va trascurato anche l’impatto delle industrie estrattive, in particolare quelle minerarie, che si affidano all’acqua del lago per i propri processi produttivi.

Il cambiamento climatico ha poi ulteriormente complicato la situazione. L’aumento delle temperature ha portato a una diminuzione delle precipitazioni e a una maggiore evaporazione delle acque del lago. Inoltre, lo scioglimento delle nevi, le quali alimentavano i fiumi che sfociano nel Great Salt Lake, è drasticamente diminuito. Questa combinazione di eventi ha reso la crisi idrica della regione ancora più grave.

Soluzioni e proposte per affrontare il problema

Di fronte a questa sfida, lo Utah ha deciso di agire. Negli ultimi anni, lo Stato ha investito un miliardo di dollari in una serie di interventi volti a salvare il lago. Tra questi, vi sono la creazione di infrastrutture idriche per garantire un miglior uso e conservazione delle risorse, oltre a campagne di sensibilizzazione per ridurre il consumo d’acqua, soprattutto in ambito agricolo e industriale.

Tuttavia, il dibattito su come affrontare la crisi non è privo di controversie. Molti residenti e politici locali rimangono scettici riguardo alla dimensione del riscaldamento globale, nonostante l’evidenza scientifica. Alcuni sostengono che non sia necessario abbracciare quella che definiscono la “religione del cambiamento climatico” per risolvere il problema. La loro posizione si basa sulla convinzione che la gestione delle risorse idriche, piuttosto che le azioni per contrastare il riscaldamento globale, sia la chiave per evitare la completa scomparsa del lago.

Il prosciugamento completo del Great Salt Lake non sarebbe solo una catastrofe ecologica, ma avrebbe anche gravi ripercussioni economiche e sanitarie. Il lago, infatti, è un ecosistema vitale per numerose specie di uccelli migratori e per la biodiversità della regione. Inoltre, il Great Salt Lake gioca un ruolo importante nella regolazione del clima locale e nella qualità dell’aria. Con l’evaporazione dell’acqua, le polveri salmastre depositate sul fondale del lago possono essere sollevate dai venti e trasportate in aree abitate, aumentando il rischio di malattie respiratorie.

Le attività economiche legate al lago, come la raccolta del sale e l’industria del turismo, stanno già risentendo della crisi. Molte aree, una volta considerate attrazioni turistiche come le spiagge e le riserve naturali, sono ormai inaccessibili a causa del ritiro delle acque. Inoltre, l’industria mineraria, che impiega le acque del lago per l’estrazione di minerali, rischia di dover ridurre la propria attività.

La battaglia per salvare il Great Salt Lake è tutt’altro che vinta. Nonostante gli ingenti investimenti, le misure messe in campo finora non sono ancora riuscite a invertire la rotta. Gli esperti avvertono che, se la situazione continuerà peggiorare, il lago potrebbe scomparire definitivamente nel giro di pochi decenni. Per scongiurare questo scenario, sarà necessaria una maggiore consapevolezza da parte della popolazione locale e un impegno coordinato a livello nazionale.

Il destino del Great Salt Lake è emblematico di una sfida globale: la gestione sostenibile delle risorse idriche in un’epoca segnata dai cambiamenti climatici. Senza azioni concrete e mirate, non solo lo Utah, ma molte altre regioni del mondo potrebbero affrontare crisi simili, con conseguenze devastanti per l’ambiente e l’umanità.

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