SCIENZA

Allerta meteo per forti piogge dopo il caldo estremo: dove i danni maggiori

Si conferma l'allerta meteo per forti piogge nel nord Italia, alimentata dalle supercelle, un fenomeno con cui convivere con l'innalzamento delle temperature

Pubblicato:

Negli ultimi giorni l’Italia del nord sta facendo i conti con un cambio di scenario climatico repentino: dal caldo africano si è passati a un’allerta meteo per forti piogge accompagnate da temporali violenti, raffiche di vento e grandine. Fenomeni intensi che hanno lasciato segni evidenti soprattutto in Lombardia e nel nord-est. Ma cosa succede esattamente quando l’aria bollente incontra correnti fresche? E perché città come Milano si ritrovano a gestire eventi meteo così estremi?

Caldo africano e piogge monsoniche: un contrasto esplosivo

Nelle ultime settimane l’ondata di caldo estremo ha portato le temperature ben oltre i 35 gradi in molte aree del nord. Milano ha toccato una minima notturna record di 27,7 gradi a fine giugno. Quando masse d’aria così calde si scontrano con fronti più freddi, il rischio di temporali forti e violenti aumenta in modo esponenziale. Non a caso si parla di supercelle, veri e propri “motori” di pioggia torrenziale, grandine di grosse dimensioni e raffiche di vento improvvise.

Il risultato è un rapido accumulo di acqua in poche ore: basti pensare che in Lombardia, durante l’ultima perturbazione, sono caduti fino a 50 millimetri di pioggia, oltre metà della media mensile di luglio per alcune zone. È evidente che, senza infrastrutture adeguate, il rischio di danni per il maltempo in Lombardia aumenta.

Milano e la vasca del Seveso: una difesa sempre più usata

Nel capoluogo lombardo, il quartiere nord di Milano convive da decenni con le esondazioni del Seveso. Per contrastarle, è stata realizzata e messa in funzione una grande vasca di contenimento da 250 mila metri cubi che si attiva proprio in caso di forti precipitazioni. La vasca del Seveso è entrata in funzione per la settima volta da fine 2023, segno di quanto la gestione delle acque piovane sia ormai cruciale.

Durante l’ultima allerta arancione per temporali, a Milano sono stati chiusi anche i parchi cittadini per precauzione. Raffiche di vento fino a 90 chilometri orari sono state registrate nella Bergamasca, mentre la grande quantità di fulmini – i dati completi arriveranno nei prossimi giorni – testimonia l’intensità dell’instabilità atmosferica.

Quanta pioggia è caduta in così poco tempo

Molti si chiedono: quanto piove davvero in queste situazioni? Secondo i meteorologi, eventi come quello registrato nelle scorse ore portano quantità d’acqua che normalmente cadrebbero in una settimana o più. I dati della pioggia in Lombardia di luglio mostrano come la metà del totale mensile possa concentrarsi in poche ore.

Ma non è solo la pioggia a preoccupare. Le raffiche di vento, che superano spesso gli 80 km/h, spezzano alberi e scoperchiano tetti. E i fulmini, sempre più numerosi nei fenomeni estremi, sono un pericolo aggiuntivo. Tutto questo obbliga enti locali e cittadini a monitorare costantemente le allerte meteo per forti piogge al fine di ridurre i danni.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni

Secondo l’Arpa Lombardia, la situazione non tornerà stabile subito. Le temperature resteranno sotto la media stagionale, ma non mancheranno altri episodi di maltempo localizzati. Le precipitazioni intense dopo il caldo estremo diventano sempre più comuni, spingendo le amministrazioni a rinforzare le difese idrauliche e a diffondere informazioni tempestive.

Chi vive in città soggette a fenomeni come le supercelle del nord Italia deve prepararsi a nuove possibili chiusure di parchi e aree verdi, controlli sui corsi d’acqua e potenziali disagi alla viabilità. Mantenere alta l’attenzione sulle allerte temporali resta la strategia migliore per limitare i danni del maltempo in Lombardia.

In un clima che cambia, anche la scienza e la tecnologia – dai radar meteo alle nuove vasche di laminazione – saranno fondamentali per riuscire a farci convivere con piogge sempre più violente e improvvise. E, come insegna la cronaca di questi giorni, imparare a leggere i segnali del cielo è diventato indispensabile.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963