In Sicilia scatta già il bollino rosso per il troppo caldo: dove si sono raggiunti 40 gradi
L'anticiclone fa scattare il bollino rosso in Sicilia per il caldo estremo: temperature oltre i 40 gradi a Catania. Ormai succede spesso ma è un fenomeno anomalo.
Nel primo fine settimana di giugno in Sicilia è già scattato il bollino rosso per il troppo caldo, con temperature che hanno raggiunto – e in alcuni casi superato – i 40 gradi. L’ondata di calore che ha investito l’isola ha origini ben precise e affonda le radici nei meccanismi atmosferici legati all’anticiclone subtropicale, un fenomeno che porta con sé aria molto calda dal Nord Africa. Ecco dove si sono toccati i picchi più alti, e quali sono le conseguenze scientifiche e meteorologiche di questo caldo estremo in Sicilia.
L’anticiclone subtropicale: il motore del caldo africano
A dominare l’attuale quadro meteorologico è l’anticiclone subtropicale, una vasta area di alta pressione che staziona sul Mediterraneo. Questo sistema, alimentato da masse d’aria provenienti dal Sahara, è responsabile delle temperature elevate che stanno investendo il sud Italia, e in particolare la Sicilia. Anche se si parla di caldo anomalo, il fenomeno non è nuovo, ma la sua intensità e la durata sempre più prolungate fanno parte di una tendenza osservata negli ultimi decenni.
Questo caldo africano in Sicilia crea una “cupola” di aria stabile e secca che impedisce la formazione di nubi e, quindi, qualsiasi tipo di rinfrescamento. Il risultato? Temperature record anche in città dove normalmente, a inizio giugno, il clima è mite.
Catania, Motta Sant’Anastasia e Paternò: le città più calde
Durante il fine settimana dell’8 e 9 giugno, alcune aree della Sicilia hanno fatto registrare temperature davvero straordinarie. In cima alla classifica troviamo Motta Sant’Anastasia, nella provincia etnea, dove i termometri hanno segnato ben 41,2 °C. Poco distante, nella zona della Piana di Catania, si sono toccati i 40,8 °C, mentre a Paternò si sono registrati 39,4 °C.
Questi valori sono stati rilevati dalla rete Aegis della Protezione Civile regionale, confermando la situazione da bollino rosso in Sicilia per il rischio sanitario legato al caldo estremo. Anche città costiere come Palermo e Messina hanno visto un deciso aumento delle temperature, seppur meno marcato: tra i 30 e i 34 gradi, valori comunque elevati per questo periodo.
Effetti sull’ambiente e sulla salute: il lato nascosto del caldo
Il bollino rosso meteo non è solo un’indicazione tecnica, ma un vero e proprio allarme per la salute pubblica. Le ondate di calore possono causare disidratazione, colpi di calore e aggravare patologie cardiovascolari e respiratorie, soprattutto tra anziani, bambini e persone fragili.
Dal punto di vista ambientale, il caldo estremo in Sicilia ha effetti su agricoltura, fauna e risorse idriche. Le colture sono esposte a stress idrico e la siccità rischia di compromettere le rese estive. Anche la fauna selvatica subisce alterazioni nei comportamenti e negli equilibri riproduttivi.
Cosa aspettarsi nei prossimi giorni? Caldo in ritirata, ma non troppo
Dopo il picco di calore del weekend, le previsioni meteo in Sicilia indicano un lieve calo delle temperature. Correnti più fresche da nord contribuiranno a riportare i valori su livelli più sopportabili, pur mantenendo un clima tipicamente estivo. Tuttavia, gli esperti mettono in guardia: da metà settimana è attesa una nuova impennata delle temperature, specialmente nelle aree interne.
Nei pressi di Catania i termometri potrebbero di nuovo avvicinarsi ai 37 °C, mentre lungo le coste si avvertirà un clima più afoso a causa dell’aumento dell’umidità. L’estate in Sicilia è ormai partita, e il suo esordio rovente ne è un segnale inequivocabile.