SCIENZA

Anaconda gigante avvistato in mare: è raro, enorme e (quasi) da record

Lo definiscono il serpente più grande del mondo e ne hanno tutte le ragioni: può confermarlo il sub che si è ritrovato faccia a faccia con un anaconda lungo 7 metri.

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Avrebbe dovuto essere una normale immersione, ma l’evento ha avuto un risvolto davvero inaspettato. Durante un’ispezione del fiume Formoso, nello Stato del Mato Grosso do Sul in Brasile, un sub si è trovato di fronte alla creatura più grande che avesse mai visto: un enorme anaconda lungo circa 7 metri. Un avvistamento molto raro che possiamo considerare da record (o quasi), viste le dimensioni del serpente imparentato con il più comune boa.

Anaconda gigante, un serpente da record

Parlare di questo enorme serpente è un po’ come raccontare un mito o una leggenda. Per il suo stile di vita e l’habitat a lui consono, l’anaconda gigante non è affatto un animale facile da vedere, anzi quando capitano avvistamenti come quello avvenuto nel fiume Formoso si tratta di eventi davvero unici. Il serpente più grande del mondo, come viene spesso definito, mediamente è lungo circa 5-6 metri ma in casi rari può raggiungere una lunghezza di ben 11 metri. Misure da record nel mondo dei rettili squamati.

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Anaconda, il temuto gigante del Sudamerica

Di specie animali di dimensioni importanti ne esistono in natura, ma senza dubbio l’anaconda è uno degli animali più temuti e inquietanti attualmente presenti sul Pianeta. Immaginate che esperienza debba essere incontrare un serpente grande come questo: lunghissimo, muscoloso e con le movenze tipiche della specie. Solo moltiplicate esponenzialmente.

Con il termine anaconda (nome scientifico Eunectes Wagler) ci si riferisce a quattro diverse specie di serpenti, tutte appartenenti alla famiglia Boidae (quella dei boa, per intenderci). Sono tutti animali di peso e dimensioni maggiori rispetto ai comuni serpenti, al pari del pitone reticolato che vive nel Sud-Est asiatico. Ma nel caso dell’anaconda parliamo, in particolare, di una specie che vive esclusivamente nelle acque dolci del Sudamerica dividendosi tra Brasile, Ecuador, Paraguay, Perù e Bolivia.

Questo gigante dei fiumi viene definito specie endemica, cioè strettamente legata al suo luogo d’origine che, con il suo clima caldo e umido, gli fornisce l’habitat ideale. Non potreste mai trovarlo altrove, insomma! L’anaconda gigante è in grado di nuotare e restare immerso sott’acqua per intere giornate, muovendosi con vigore e scatti di una rapidità tale da non lasciare scampo alle prede. A dispetto delle sue dimensioni, quindi, possiamo dire che sia un animale piuttosto agile. Ma c’è anche di più perché, come se non bastasse, l’anaconda gigante ama arrampicarsi e starsene appollaiato sui rami degli alberi che tipici del suo habitat paludoso: cambia la prospettiva, resta l’abilità nel catturare le prede.

L’Anaconda non è un serpente velenoso

Quando si parla di serpenti, una delle primissime cose che vengono in mente è la potenza del loro veleno. Pensiamo a creature come il cobra reale (Ophiophagus hannah Cantor), il bungaro fasciato (Bungarus fasciatus Schneider), il serpente a sonagli (Crotalus atrox) o anche al mamba nero (Dendroaspis polylepis) e al taipan costiero (Oxyuranus scutellatus scutellatus), che sono in assoluto tra le creature più letali del Pianeta. Molti credono erroneamente che anche l’anaconda gigante sia un serpente velenoso, ma non è affatto così.

La famiglia Boidae comprende, infatti, serpenti “costrittori” che soffocano letteralmente la preda, anziché avvelenarla. L’anaconda si aggira silenzioso in acqua, poi grazie ai suoi occhi e alle sue narici riesce a captare la presenza della preda, la punta e le tende un agguato al quale non può sfuggire. Inoltre la particolare conformazione di questo enorme serpente, con la testa più piccola rispetto alla larghezza del corpo, si deve a esigenze di accoppiamento ma anche di alimentazione: non solo può trattenere e soffocare prede di oltre 100 kg in pochi secondi, ma è in grado di ingoiarle per intero in un sol boccone.

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