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ChatGPT sta cambiando il modo di parlare delle persone, ecco come

Secondo un nuovo studio del Max Planck Institute for Human Development, ChatGPT sta cambiando il modo in cui le persone si esprimono. Perché succede e quali sono gli effetti

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Sono passati 18 mesi da quando ChatGPT ha fatto il suo debutto: un tempo sufficiente per cominciare a valutare quali sono gli effetti di questa nuova tecnologia sulle persone, sul loro modo di pensare e di esprimersi. Un recente esperimento del Mit Media Lab, ad esempio, ha suggerito che affidarsi eccessivamente ai chatbot AI per produrre testi può ridurre l’attività cerebrale e limitare la capacità di apprendimento. Pochi giorni dopo un altro studio, condotto questa volta dal Max Planck Institute for Human Development, ha invece rilevato che ChatGPT sta avendo un’influenza sul modo di parlare delle persone.

In che modo i chatbot AI influiscono sulle parole che usiamo 

I ricercatori hanno condotto un’analisi su quasi 280mila video pubblicati su canali YouTube accademici, con l’obiettivo di capire se ci fossero dei cambiamenti nel modo di esprimersi delle persone dopo la massiccia diffusione di ChatGPT – che, appunto, è ormai largamente usato anche in ambito accademico.

È emerso un aumento della frequenza di utilizzo di alcuni termini che, secondo uno studio precedente della Stanford University, sono tra i più utilizzati da ChatGPT: meticoloso, approfondire, regno, esperto… Il ricorso di queste parole nel parlato è fino al 51% in più rispetto ai tre anni precedenti.

Secondo i ricercatori, in particolare il termine “approfondire” sarebbe presente nelle conversazioni e nel parlato molto più di prima: questa parola è un vero e proprio indizio che può suggerire la presenza e l’influenza invisibile di ChatGPT.

Perché ChatGPT cambia il nostro modo di parlare?

Come riportato da Ansa, Hiromu Yakura, autore principale dello studio, ha spiegato: «Interiorizziamo questo vocabolario virtuale nella comunicazione quotidiana. I nostri risultati mostrano che l’uso diffuso delle IA come ChatGPT sta influenzando i modelli linguistici umani, e che gli esseri umani adottano sempre più il linguaggio favorito da questi modelli. Se la ricerca si concentra principalmente sull’allineamento delle macchine al comportamento umano, sembra che possa verificarsi anche il contrario».

Come accennato, questo studio arriva a pochi giorni di distanza dalla diffusione dei risultati dell’esperimento del Mit Media Lab, che ha collegato l’uso frequente dei chatbot AI a un effetto negativo sulle funzioni cognitive. In quel caso, i ricercatori hanno chiesto a 54 studenti di scrivere un saggio tratto da un test utilizzato per l’ammissione alle università degli Stati Uniti.

I partecipanti sono stati divisi in gruppi: il primo ha utilizzato ChatGPT, il secondo i motori di ricerca tradizionali e il terzo solo le proprie conoscenze e risorse mentali. La loro attività cerebrale è stata monitorata tramite elettroencefalogramma.

I risultati hanno rilevato significative differenze nell’attività celebrale. Coloro che non hanno usato supporti tecnologici per compilare il test hanno mostrato attività e connessioni cerebrali maggiori.

Chi ha usato i motori di ricerca ha mostrato un’attività cerebrale intermedia, mentre chi ha avuto accesso ai chatbot AI ha mostrato l’attività più bassa. Ciò si spiega con il fatto che l’uso dell’intelligenza artificiale “assorbe” una parte importante dello sforzo cognitivo.

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