SCIENZA

Cinque nuove spettacolari specie di orchidee scoperte in Indonesia

Dal Royal Botanic Gardens annunciano la scoperta di cinque nuove specie di orchidee: ecco la loro classificazione

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Fonte: Kew Royal Botanic Gardens

Un anno decisamente intenso presso il Royal Botanic Gardens a Londra, come un documento rendiconto pubblicato evidenzia. L’istituto, attraverso i propri scienziati e partner, ha lavorato al fine di poter svelare nuovi dettagli della biodiversità planetaria in ogni angolo della Terra.

Sono stati descritte 149 piante e 23 funghi in totale. Elementi nuovi per la scienza, con l’introduzione di svariati generi completamente sconosciuti, tenendo conto poi di una nuova famiglia di piante.

5 nuove orchidee

Al novero generale si aggiungono ben cinque nuove specie di orchidee. Una scoperta magnifica, relativa uno dei fiori più amati al mondo. Queste tipologie provengono dall’Indonesia e, per quanto il tutto affascini il pubblico, il discorso è leggermente differente per gli esperti del settore.

I ricercatori sono ovviamente entusiasti ma, occorre dirlo, c’è da aspettarselo che molte nuove orchidee si aggiungano di tanto in tanto all’elenco di quelle note. Il motivo è presto detto: la famiglia delle orchidee, ovvero Orchidaceae, è tra le più numerose per numero di specie.

Le nuove indicate sono il frutto di una lunga collaborazione tra esperti di orchidee indonesiani e di Kew (Londra). Eccole elencate:

  • Coelogyne albomarginata di Sumatra;
  • Coelogyne spinifera di Seram:
  • Dendrobium cokronagoroi della Nuova Guinea occidentale;
  • Dendrobium wanmae, a rischio critico, della provincia di Papua occidentale;
  • Mediocalcar gemma-coronae, a rischio di estinzione, proveniente dalla provincia della Papua occidentale.

Un 2024 di scoperte

Svariate le scoperte descritte come emozionanti, come ad esempio vari “funghi velenosi dentati” (funghi dei denti). Ne sono stati ottenuti degli esemplari nei pressi del Royal Tunbridge Wells e in alcuni terreni della Crown Estate nei pressi di Windsor.

È stata poi rinominata un’Aphelandra “dall’anima nera” proveniente dalla Colombia. Nelle foreste del Borneo, invece, è stata scoperta e soprannominata una particolare rattan rampicante, da oggi “palma fantasma”.

Tutto ciò è di un’importanza vitale, dal momento che il mondo sta perdendo biodiversità con una rapidità allarmante. Di fatto molte delle specie che hanno ricevuto un nome soltanto quest’anno, sono di fatto già a rischio estinzione.

Come riportato dal rapporto State of the World’s Plants and Fungi di Kew del 2023, tre specie vegetali non ancora descritte su quattro sono a rischio. È di fatto una corsa contro il tempo, letteralmente, per riuscire a proteggerle.

In molti potrebbero pensare che tutto ciò rappresenti una mera “curiosità” per gli scienziati. Che tutto ruoti intorno alla voglia di conoscere a pieno il pianeta, scoprendone ogni sfumatura. La verità è che tutto ciò ha un’applicazione decisamente pratica, connessa anche al benessere delle persone. Come segnalano gli esperti di Kew “ogni specie sconosciuta di piante o funghi che perdiamo potrebbe essere una potenziale cura per il cancro o una malattia rara, così come parte delle soluzione alla fame ne mondo”.

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