SICUREZZA INFORMATICA

Amazon può chiamarci al telefono?

Sempre più frequenti le frodi telefoniche, via SMS e via email in cui i malviventi si spacciano per Amazon: come capire con chi stiamo parlando.

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Fonte: Mikel Dabbah / Shutterstock

Se Amazon è diventato il leader indiscusso dell’e-commerce i motivi sono due: il primo è che ormai ci si trova di tutto, il secondo è che Amazon riserva una particolare attenzione al cliente. Un’attenzione che Amazon chiede anche ai suoi corrieri, tanto che non è raro ricevere una telefonata da un corriere Amazon che ci deve recapitare un ordine per concordare la consegna.

In questo modo si ottimizza anche la logistica, e cresce la soddisfazione del cliente che non è più obbligato a restare a casa in attesa della consegna. Questo, però, può capitare venga sfruttato anche dai malintenzionati che usano il nostro numero di telefono per tentare lo “smishing“, cioè il phishing tramite SMS. Capita, così, di ricevere messaggi (ma anche email e persino telefonate) che sembrano provenire da Amazon ma che in realtà nascondono soltanto dei rischi, talvolta anche seri. Vediamo come riconoscerli e cosa sapere.

Amazon ci può contattare?

Partiamo dal fatto che Amazon può contattarci a uno dei recapiti che gli abbiamo fornito, tramite email e anche al telefono. Volendo, per esempio, è possibile attivare le notifiche tramite SMS che ci avvisano se l’ordine è partito. In questi casi può anche succedere che il corriere, arrivato al nostro indirizzo, ci contatti se non siamo in casa o se ha problemi per effettuare la consegna.

Può farlo sia chiamandoci che mandandoci un SMS con la conversazione che verrà gestita automaticamente dal software di Amazon. Infatti, se proveremo a richiamare il numero di telefono dal quale proviene il messaggio o la chiamata non ci riusciremo. Nel caso in cui riceviamo una telefonata da un presunto corriere Amazon, quindi, è bene chiedergli il mittente e il numero dell’ordine per accertarsi che non si tratti di un tentativo di truffa.

Come capire quando non è Amazon a contattarci

Finora abbiamo descritto una conversazione reale tra l’utente e Amazon, ma ce ne sono infinite altre che reali non sono affatto: si tratta di tentativi di raggiro. In alcuni casi i cybercriminali si spacciano per Amazon usando argomenti come i buoni sconto o fantomatici regali che aspettano solo noi per far sì che la vittima cada nell’imbroglio e e finisca per fornire alcuni dati sensibili richiesti dai malintenzionati.

Un esempio classico è l’SMS che recita: “Il tuo regalo Amazon Prime è stato confermato, puoi ritirare i tuoi regali qui”, con l’immancabile link che porta ad una pagina Web contraffatta dove viene chiesto di inserire i propri dati personali e quelli della carta di credito. Un altro esempio è quello dell’iPhone in regalo, o ancora, un avviso di mancata consegna o di pacco in giacenza, cioè non consegnato e fermo nella filiale di riferimento.

Infine, c’è un ulteriore caso in cui il nome di Amazon viene sfruttato dai criminali per provare ad ottenere i dati della nostra carta di credito: gli SMS e le email che ci invitano ad investire in azioni Amazon. Anche in questo caso, come in tutti questi casi precedenti, chi ci contatta non è Amazon e lo possiamo capire facilmente: sono messaggi generici, non c’è alcun riferimento ad un nostro ordine verificabile e, soprattutto, Amazon non regala assolutamente niente né chiede agli utenti pagamenti o accessi da remoto al proprio dispositivo, né tramite SMS né per telefono.

Diffidare e prestare sempre la massima attenzione è fondamentale per prevenire e identificare le truffe, sempre dietro l’angolo al giorno d’oggi. E per quanto riguarda le email, ricordiamo che quelle che provengono da Amazon finiscono sempre con @amazon.it, i siti Web Amazon italiani sono riconoscibili perché contenenti https://www.amazon.it.

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