È iniziato il declino della diversità genetica: perché piante e animali sono a rischio
Declino della diversità genetica: è ciò che hanno riscontrato gli scienziati analizzando numerose specie: questo è un rischio per la sopravvivenza
Un recente studio condotto su oltre 600 specie di animali e piante ha rivelato un preoccupante declino della diversità genetica globale negli ultimi trent’anni.
Questo fenomeno, messo in luce da una ricerca pubblicata sulla rivista Nature, evidenzia che due terzi delle popolazioni analizzate hanno subito una riduzione nella loro variabilità genetica. Gli scienziati credono che azioni mirate di conservazione potrebbero arrestare o invertire questa tendenza.
Declino della diversità genetica: gli studi
Un team internazionale di ricercatori ha esaminato 882 studi condotti tra il 1985 e il 2019 su 628 specie appartenenti al regno animale, vegetale, ai funghi e ai cromisti. L’indagine rappresenta la più ampia analisi mai realizzata sui cambiamenti nella diversità genetica all’interno delle specie. I risultati mettono in evidenza come la perdita di variabilità genetica sia un fenomeno diffuso e spesso indipendente dalle cause dirette legate alle attività umane.
La diversità genetica all’interno delle specie svolge un ruolo cruciale nella capacità di adattamento agli stress ambientali. La presenza di varianti genetiche diverse all’interno di una popolazione può favorire la sopravvivenza di alcuni individui in risposta a nuovi patogeni, ondate di calore o altri cambiamenti improvvisi nell’ecosistema. In questo modo, le popolazioni hanno maggiori possibilità di persistere nel tempo, evitando il rischio di estinzione.
La protezione della diversità genetica rappresenta un obiettivo fondamentale della strategia di conservazione globale delineata nella conferenza sulla biodiversità Cop15 del 2022. Tra i principali fattori responsabili della riduzione della diversità genetica, gli scienziati indicano la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, la diffusione di specie invasive e l’emergere di nuove malattie. Tuttavia, l’analisi ha rivelato che il declino genetico avviene anche in assenza di perturbazioni evidenti, suggerendo l’esistenza di una perdita di fondo costante a livello globale.
I progetti di conservazione per mantenere la diversità genetica
Questo fenomeno s’inserisce in un quadro più ampio di crisi della biodiversità che sta colpendo il pianeta. Gli effetti delle alterazioni ecologiche si manifestano in molteplici forme, dal riscaldamento globale alla frammentazione degli habitat naturali, determinando un impoverimento progressivo delle risorse genetiche delle specie viventi.
Nonostante la gravità della situazione, esistono esempi concreti di progetti di conservazione che hanno permesso di migliorare la variabilità genetica in alcune popolazioni animali. Uno di questi successi riguarda la reintroduzione e il monitoraggio dei bandicoot dorati in Australia occidentale, dei marsupiali endemici. Selezionando accuratamente gli individui da ripopolare e utilizzando studi genetici per monitorare le nuove popolazioni, i ricercatori sono riusciti a mantenere la diversità genetica nel corso delle generazioni.
Un’altra iniziativa di successo si è svolta negli Stati Uniti, dove la protezione dei cani della prateria dalla peste ha consentito di preservare la loro variabilità genetica. L’uso d’insetticidi per eliminare le pulci, responsabili della diffusione della malattia, ha permesso agli animali di riprendersi e di ricolonizzare nuove aree, favorendo il rimescolamento genetico tra diverse popolazioni.
Un ulteriore esempio proviene dalla Scandinavia, dove la popolazione di volpi artiche, ridotta drasticamente a causa della caccia per la pelliccia, si trova ora in competizione con le volpi rosse per il cibo. Gli sforzi di conservazione, tra cui l’alimentazione supplementare e il controllo della presenza di volpi rosse, hanno contribuito a rafforzare la diversità genetica di questa specie.
Si tratta di risultati che dimostrano come la conservazione mirata può svolgere un ruolo cruciale nel combattere il declino della diversità genetica. Le metodologie per proteggere le risorse strutturali delle specie sono disponibili e applicabili su vasta scala. Tuttavia, è necessario un impegno globale e coordinato per affrontare la crisi della biodiversità in modo efficace e duraturo.
Senza interventi immediati, il declino genetico rischia di compromettere la capacità di adattamento delle specie agli scenari futuri, aumentando il pericolo di estinzioni di massa e alterazioni irreversibili degli ecosistemi.