SCIENZA

Nel deserto in Cile spuntano i fiori in pieno inverno: perché non è una buona notizia

Il deserto di Atacama, in Cile, è fiorito nuovamente. Uno scenario straordinario, figlio del cambiamento climatico che avanza

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I cambiamenti climatici hanno effetti devastanti, in molti casi, ma anche incredibilmente affascinanti. Per quanto sia frutto di un processo di devastazione del pianeta da parte dell’uomo, infatti, è innegabile che vedere il deserto di Atacama, in Cile, totalmente fiorito, è uno spettacolo tanto unico da essere favolistico. Ciò soprattutto se si pensa che questo è considerato il più arido al mondo.

Cile, il deserto in fiore

Nel pieno dell’inverno il deserto di Atacama, in Cile, si è arricchito di fiori. Una comparsa totalmente inaspettata, ma non priva di precedenti, anzi. Considerando come tutto si leghi alla trasformazione inesorabile del clima, infatti, è ovvio pensare che non ci siano stati segnali d’improvviso soltanto a partire da quest’anno.

L’ultima volta risale infatti al 2015, ma non in tal misura. Per quanto questo sia noto come il deserto più arido al mondo, ci ha già abituato a una fioritura primaverile. Ammirare questo panorama variopinto in inverno, però, è qualcosa di totalmente imprevedibile. Un fenomeno precoce, figlio di El Niño, che ha provocato un aumento notevole delle piogge, giunte in grande abbondanza.

Come sappiamo, El Niño provoca un riscaldamento anormale delle acque superficiali del Pacifico equatoriale. Ciò comporta un’alterazione dei modelli di circolazione atmosferica. Ecco cosa c’è alla base dell’aumento delle precipitazioni in alcune regioni, con il contrapporsi di gravi siccità in altre.

Il deserto fiorito di Atacama

Nel 2023 il governo cileno ha deciso di proteggere i 570 km quadrati nel deserto di Atacama soggetti a fioritura. È stato creato un parco nazionale, il sesto dell’area settentrionale del Paese. Da allora è noto a tutti come Desierto Florido, che negli ultimi 40 anni ha regalato ben 15 fioriture. Un fenomeno che però avviene generalmente tra settembre e metà novembre. In questa fase, dunque, è ampiamente in anticipo.

Un processo eco-evolutivo molto complesso e, stando a uno studio pubblicato su Frontiers in Ecology and Evolution, è ancora ampia la distanza da colmare prima di poter comprendere pienamente quanto sta avvenendo.

Polemica social

Com’è facile intuire, la fioritura del deserto di Atacama in Cile è rapidamente divenuta virale. Il web è colmo di foto e video di questo spettacolo magnifico. Il responsabile della conservazione della biodiversità presso la Corporazione nazionale forestale, César Pizarro, si è così espresso: “Gli 11-12 millimetri di pioggia caduti ad aprile, insieme a una bassa nuvolosità, molto intensa nell’area, che bagna la superficie ogni notte, hanno favorito il risveglio di queste piante”.

Anche secondo il suo parere, dunque, tutto ciò non si ricollegherebbe al fenomeno del Desierto Florido, perché molto in anticipo nei tempi. Meriti/colpe sono da attribuire, come detto, a El Niño. Nel frattempo tutto ciò ha generato una profonda polemica social, dal momento che gli assetati di like non hanno remore nel calpestare, letteralmente, questo scenario.

In breve tempo è divenuto virale il video di una giovane che cammina sui fiori appena spuntati, al fine di poter ottenere migliori inquadrature. I media argentini e cileni hanno dato grande risalto alla notizia, ma dalla giovane non è giunta alcuna scusa, soltanto una risposta arrogante. Per evitare di danneggiare il tutto, sono stati creati dei passaggi autorizzati, ma in nome delle visualizzazioni, si crede tutto sia permesso.

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