Emergenza Climatica, Italia spaccata in due: tra l'allarme siccità e il gelo
Italia divisa in due, tra gelo, neve e grandine al centro-nord e allarme siccità in Sicilia: l'emergenza climatica è oggi e non può essere ignorata
L’emergenza climatica in Italia sta avendo degli effetti diretti e concreti, che è impossibile ignorare. Ci si ritrova, infatti, con un Paese di fatto spaccato in due. Le previsioni meteo non fanno che evidenziare in maniera chiarissima tutto ciò. Da una parte, al centro-nord, ci si ritrova a fronteggiare il gelo. Scendendo verso il sud, invece, ha inizio un caldo notevole, alternato da forti venti e piogge sulla Campania ad esempio, fino a raggiungere l’emergenza siccità in Sicilia, che mette in crisi la quotidianità dei cittadini, oltre ai settori agricolo e turistico.
Italia spaccata
In Trentino Alto Adige gli agricoltori sono chiamati ad accendere dei fuochi nei frutteti, al fine di tutelarli da queste insolite gelate, che si verificano a un passo da maggio. Qualcosa che ha dell’incredibile, considerando come dall’altra parte d’Italia, in Sicilia, ci si arrovelli per trovare una soluzione alla totale assenza, o quasi, di pioggia.
La denuncia di Coldiretti è atta a richiedere interventi emergenziali da parte del governo, ma soprattutto una presa di coscienza politica in relazione alle trasformazioni necessarie per il futuro. Si pensi che il nord Italia aveva visto questo 2024 iniziare con temperature elevate, ben sopra ogni media. Di fatto le statistiche riportano un +2.20 gradi rispetto alla media storica.
Ora invece si segnalano già i primi danni sull’Appennino emiliano a causa delle gelate, con allerta gialla in varie regioni. Al sud, intanto, la siccità brucia cereali e foraggi per gli animali. Allevatori e coltivatori sono in emergenza e gli operatori del settore turistico temono un’ondata di cancellazioni per l’assenza d’acqua.
Un disastro annunciato
Al momento, al nord, la situazione più critica è quella delle campagne trentine. Coldiretti informa come siano stati attivati i sistemi antibrina. Le temperature sono infatti precipitate sotto lo zero, creando enormi danni agli agricoltori.
Si sono attrezzati anche in Piemonte, con le aziende frutticole che hanno montato delle reti, preparandosi ad accendere i candelotti in caso d’estrema necessità. Pioggia battente invece in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, dove lo sviluppo dei frutti è evidentemente rallentato. In ultima analisi, tutto ciò avrà anche un impatto sul costo dei beni per i cittadini. Maggio è dietro l’angolo, eppure sull’Appennino emiliano è arrivata la neve.
Un disastro annunciato, che ci trova evidentemente impreparati. Come detto, il sud combatte contro la siccità, con richiesta al Governo di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale per la Sicilia. Una crisi senza precedenti, che potrebbe star dettando le nuove regole climatiche per il prossimo futuro. Una situazione che, non è da escludere, potrebbe avere delle conseguenze anche in termini abitativi, nel prossimo futuro.
La Sicilia non è però l’unica regione in allarme al sud, anzi. In Puglia la crisi idrica ha provocato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli. I costi d’acquisto dei mangimi sono aumentati e l’alimentazione degli animali da stalla è in pericolo.
E al centro? Problema gelo in Toscana, con neve in alta quota e grandinate in varie province. Meglio in Umbria e Abruzzo, regioni prive di reali allarmi, mentre le Marche fronteggiano dure grandinate. Il cambiamento climatico non è un problema delle future generazioni. Occorre smettere di pensarlo, comprendendo che gli interventi per l’ambiente siano fondamentali per noi, oggi, anzi già da ieri.