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Gli Usa vogliono bannare TikTok

L'app TikTok è stata vietata sui dispositivi governativi dei deputati della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti e Biden si appresta a firmare una legge che la eliminerà del tutto

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Fonte: Ascannio/Shutterstock

La popolare app TikTok è stata bandita da tutti i dispositivi gestiti dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti: i 435 deputati non potranno più avere l’app cinese sui dispositivi governativi. La decisione segue l’iniziativa adottata a inizio dicembre da 19 dei 50 Stati americani che hanno bloccato l’accesso a TikTok, sui dispositivi dell’amministrazione pubblica.

La Camera ha fatto sua una legge, approvata all’interno del pacchetto della Finanziaria 2023 (chiamato in Usa legge Omnibus) che entrerà molto presto in vigore (dopo la firma del presidente Biden) e che vieta l’uso di TikTok su tutti i dispositivi dati in dotazione dall’amministrazione degli Stati Uniti. Il motivo, secondo quanto dichiarato dal CAO il Chief Administrative Officer è che questa applicazione è considerata: “ad alto rischio a causa di una serie di problemi di sicurezza“.

TikTok cancellata dai dispositivi degli Stati Uniti

Il social network TikTok di proprietà della società cinese ByteDance è, ormai da tempo, al centro dell’attenzione del governo statunitense. Sebbene non sia mai stato ufficialmente bandito, con quest’ultima decisione, ci sta andando molto vicino: nessuno, tra i deputati (per ora) potrà installare e utilizzare la piattaforma sui dispositivi governativi.

Le antipatie tra TikTok e il Governo degli Stati Uniti sono iniziate nel 2020, durante la presidenza di Donald Trump, che aveva proposto il divieto di utilizzo della piattaforma di video nata in Cina. La motivazione era sempre la sicurezza nazionale: l’app è considerata uno strumento di spionaggio di massa, poiché incamera dati sensibili degli americani e li invia su server collocati fisicamente in Cina.

La stessa FCC, Federal Communications Commission, ha inviato all’inizio di quest’anno una comunicazione sia ad Apple sia a Google suggerendo di eliminare TikTok dai loro app store, sostenendo che l’app in realtà sia un “sofisticato strumento di sorveglianza di massa” nelle mani del governo cinese.

TikTok getta acqua sul fuoco

ByteDance dal canto suo si sta sforzando di gettare acqua sul fuoco e prova a fugare ogni dubbio circa la correttezza del trattamento dei dati in suo possesso. Ha ammesso, infatti, che solo alcuni dei dipendenti hanno accesso ai dati degli utenti di TikTok negli Stati Uniti, ma che questi sono: “soggetti a una serie di seri controlli di cybersicurezza e protocolli di approvazione delle autorizzazioni“.

Quindi ByteDance si impegnata ad apportare le modifiche che “tuteleranno pienamente i dati degli utenti e gli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti“. L’azienda ha dichiarato di essere in procinto di finalizzare “nuovi controlli avanzati sulla sicurezza dei dati” in collaborazione con Oracle.

Non è chiaro se queste rassicurazioni saranno sufficienti a evitare il ban definitivo negli Stati Uniti, ma è certo che l’app non ha convinto l’India che l’ha già vietata nel 2020 assieme a un altro centinaio di app cinesi.

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