Segnale telefonico abbassato per risparmiare energia: cosa cambia per gli utenti
Anche le compagnie telefoniche possono risparmiare parecchia energia, disattivando alcune frequenze quando non servono: ecco come è andato l'esperimento Iliad in Francia
La crisi energetica è un problema che riguarda tutti: il costo dell’energia è alle stelle e ogni kW risparmiato può fare la differenza tra restare sul mercato o sparire. Anche le compagnie telefoniche, con le dovute proporzioni, hanno questo problema e Iliad ha già annunciato che abbasserà la potenza del segnale e spegnerà parte della sua rete cellulare di notte, per risparmiare energia elettrica. Lo fa in Francia, già da tempo, e molto probabilmente lo farà a breve anche in Italia. Lo ha confermato, in un’intervista all’agenzia di stampa Italpress, l’amministratore delegato di Iliad Italia Benedetto Levi.
Iliad spegne le reti: come funziona
Levi non ha fornito dettagli tecnici su cosa esattamente verrà spento e quando, ma sappiamo già cosa ha fatto Iliad in Francia per risparmiare energia. Già da settembre 2021, cioè da ben prima dell’inizio della guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica, Iliad ha iniziato a spegnere durante la notte le bande di frequenza di 2.600 MHz su tutti i suoi ripetitori cellulari.
A partire da settembre 2022 ha dato un taglio ulteriore, molto più corposo spegnendo anche le frequenze di 3.700, 1.800 (in parte), 2.100, e 700 (in parte) MHz. Al momento, in Francia, di notte Iliad tiene accese solo le frequenze dei 700, 900 e 1.800 MHz e spegne tutto il resto.
Per come è fatta la rete cellulare francese, quindi, di notte Iliad tiene acceso il 3G e il 5G, ma spegne il 4G. Tuttavia, il fatto che le frequenze siano spente non vuol dire che non possano essere riaccese: la rete le riavvia automaticamente se le frequenze restanti non sono sufficienti a gestire la mole di traffico. Cosa che, però, di notte è altamente improbabile visto che tutti dormono.
Cosa farà Iliad in Italia
In Francia, quindi, Iliad già da tempo abbassa il segnale durante la notte e, con questa strategia, riesce a risparmiare circa il 10% di energia elettrica nelle ore di “off“. Questa esperienza verrà usata per fare qualcosa di simile anche in Italia, dove però le frequenze assegnate non coincidono del tutto e, di conseguenza, si dovrà studiare una strategia ad hoc.
“Ci stiamo impegnando a ridurre l’impatto dei nostri consumi energetici un po’ su tutti i fronti – ha spiegato Levi a Italpress – Le reti di telecomunicazioni consumano effettivamente molta elettricità, stiamo valutando alcune misure che senza avere il minimo impatto negativo sul servizio offerto all’utente vanno a ridurre il consumo di elettricità“.
Cosa cambia per gli utenti
In una sola parola: niente. In Francia, dove le misure di risparmio energetico di Iliad sono attive da tempo e decisamente molto aggressive, non sono stati segnalati disservizi di nessun tipo.
Non c’è quindi da aspettarsi alcun problema neanche in Italia, anzi c’è da sperare che anche gli altri operatori decidano di comportarsi in modo simile: il traffico telefonico di notte è veramente minimo e l’infrastruttura installata in Italia è tarata sul traffico diurno, ben più grande e impegnativo da gestire.