SCIENZA

Invasione di cavallette rosa, perché non è un buon segno (e dobbiamo preoccuparci)

Le cavallette rosa affascinano per la loro tonalità romantica e sgargiante, ma la loro situazione attuale non permette di essere allegri

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Fonte: 123RF

Lo stilista Karl Lagerfeld invitava spesso a vedere la vita in rosa, ma a non indossarlo mai. C’è chi è costretto a convivere con questo colore per sempre, come le strane cavallette immortalate qualche tempo fa e che non potevano non destare grande curiosità. Le cavallette rosa sono una vera e propria rarità, tanto che soltanto un esemplare su 500 assume questa romantica tonalità.

Non se ne ha notizia in Italia, già alle prese con una imminente invasione di specie pericolose per le colture mentre l’appassionato di insetti Deri Saputa, il quale abita in Texas, si è imbattuto in uno di questi animali. Nonostante il rosa sia puntualmente associato a situazioni positive, in questo caso non c’è molto da essere allegri.

In effetti, le cavallette rosa hanno questo colore per via di una mutazione genetica naturale, meglio nota come eritrismo. I cambiamenti climatici che stanno preoccupando in misura maggiore nel corso dell’estate appena cominciata, hanno fatto aumentare gli esemplari dalla tonalità inusuale, tanto da non poter più parlare di rarità. I pigmenti rossi prodotti dall’animale sono responsabili della mutazione e il rischio è facilmente intuibile. Una cavalletta rosa non riesce a mimetizzarsi in natura come farebbe quella “tradizionale” di colore verde, di conseguenza le probabilità di sopravvivenza sono inferiori. Gli avvistamenti degli insetti in questione lasciano a bocca aperta, anche se i casi documentati risalgono a moltissimo tempo fa.

Il mancato raggiungimento dell’età adulta

La prima volta in assoluto che un uomo ha visto dal vivo delle cavallette rosa è datata 1887. Ben 135 anni fa una specie che normalmente doveva essere verde è apparsa nella tonalità più accesa, scatenando una marea di ipotesi sui motivi di questa differenza. Di solito la particolarità è tipica degli esemplari più giovani, visto che il colore rosa impedisce proprio il raggiungimento dell’età adulta per il già ricordato motivo della mancata mimetizzazione. Come se non bastasse, si sta parlando di animali con uno dei rischi di estinzione più alti in assoluto a livello mondiale.

Pericoli europei e non solo

In base a quanto stabilito dall’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), le cavallette rosa sono quelle che potrebbero sparire più velocemente rispetto agli altri insetti. Questa minaccia riguarda, in particolar modo, il continente europeo, ma anche in Asia le cavallette “sgargianti” non se la passano meglio. La loro salvaguardia e il loro benessere sono fondamentali per l’intera catena alimentare e la sparizione delle cavallette andrebbe a influire in modo negativo su molte altre specie. Il fatto che siano così rare, come altre specie di recente scoperta d’altronde, sta facendo seriamente riflettere esperti ed appassionati. Le cavallette “classiche” invece stanno togliendo il sonno agli agricoltori del nostro paese.

La Regione Sardegna è arrivata a chiedere lo stato di emergenza dopo l’invasione di cavallette nell’isola che stanno danneggiando una coltura dopo l’altra. Questi animali sono ormai diventati una presenza costante nella Provincia di Nuoro, nei territori di Ottana, Noragugume, Sedilo, Silanus, Orotelli, Bolotana e altri comuni ancora. Il fenomeno è comunque frequente da molte estati a questa parte e questo spiega l’urgenza di interventi specifici. In un modo o nell’altro, le cavallette sanno sempre come far parlare di loro.

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