La ricerca Google sta per cambiare grazie all'AI
Anche Google è pronta a presentare il suo chatbot e un nuovo sistema di ricerca basato sull'intelligenza artificiale che includerà anche video brevi
Secondo il Wall Street Journal, che ha parlato con persone a conoscenza dei fatti, l’evento Google I/O 2023 del 10 maggio sarà l’occasione in cui l’azienda di Mountain View risponderà alla gran quantità di novità presentate da Microsoft in fatto di AI negli ultimi mesi. Ed esattamente come Microsoft ha fatto integrando ChatGPT in Bing, creando Bing Chat (e di conseguenza Edge Chat), così farà Google integrando nella sua ricerca i suoi algoritmi di intelligenza artificiale generativa. Cioè Google Bard, ma il risultato dell’integrazione dell’AI direttamente nella ricerca Google si chiamerà “Magi“, o almeno questo è il suo nome in codice attuale.
Cosa potrà fare Google Magi
Del progetto Magi se ne parla già da metà aprile, momento in cui il New York Times ha per primo rivelato l’esistenza di un team di ingegneri Google al lavoro su un chatbot in grado di sfidare ChatGPT.
Per quanto se ne sa fino ad ora, Magi dovrebbe essere uno dei più grandi cambiamenti di sempre per il motore di ricerca di Google. Secondo alcuni si tratterebbe di un motore di ricerca completamente nuovo, frutto del lavoro incessante di 160 ingegneri.
Il risultato sarà un motore di ricerca molto più personalizzato, perché risponde in tempo reale (sotto forma di chat) alle domande specifiche dell’utente. Sarà anche più visuale, perché risponderà con contenuti multimediali, brevi video, post presi dai social e ulteriori inviti alla conversazione con il chatbot per affinare ulteriormente la ricerca.
Non ci sono ulteriori dettagli su come sarà Magi, ma di fatto tutte le indiscrezioni puntano verso un clone di Bing Chat. Solo che Google Search è sempre stato il motore di ricerca preferito sul Web e questo potrebbe portare gli utenti a preferire Google Magi a Bing Chat. Oppure, se l’operazione Magi non dovesse avere successo, potrebbe diventare l’inizio della fine del dominio di Google.
L’obiettivo sono i teenager
L’idea che si sono fatti un po’ tutti nell’ambiente della SEO, cioè la Search Engine Optimization, è che Google stia per fare questo enorme cambiamento per aumentare la sua presa sugli utenti più giovani.
Già da tempo, infatti, Google vede due fenomeni in forte crescita nel mercato della ricerca online, uno positivo e uno negativo. Quello positivo è che sempre più utenti cercano qualcosa direttamente su YouTube (che è di Google), quello negativo è che crescono a dismisura anche le ricerche su TikTok.
Adesso è arrivato il terzo fenomeno, cioè Bing Chat, che sfida ulteriormente Big G e la costringe a reagire affrontando di petto la questione AI e chatbot. Tra pochi giorni vedremo in che modo Google immagina il futuro della search e se quanto questo futuro sarà credibile e allettante per l’utente medio.
Perché, a dirla tutta, a chi oggi ha 15 anni non importa nulla del fatto che il motore di ricerca di Google nel 2023 compirà 25 anni: importa come sarà la ricerca nei prossimi 25.