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La Russia fa guerra a Wikipedia, ma l'enciclopedia risponde

La censura del Roskomnadzor del Governo Russo picchia duro anche su Wikipedia, multata per aver pubblicato articoli in cui si descrivono episodi dell'invasione russa in Ucraina

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Fonte: Wikipedia

Forse non tutti lo sanno, ma da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina ne è scoppiata un’altra, parallela, tra Russia e Wikipedia. Se a scatenare la prima è stato Vladimir Putin in persona, a dare inizio alla seconda ci ha pensato Andrey Lipov, capo del Roskomnadzor, cioè il “Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media“.

Ovvero quello che in molti considerano la censura di Stato russa, che nel caso specifico si è espressa tramite una multa da 5 milioni di rubli, pari a 65.000 dollari quando è stata comminata a inizio aprile (il valore del rublo, ultimamente, è molto instabile) perché Wikipedia si è rifiutata di rimuovere dal suo sito russo una manciata di articoli dal taglio prettamente storico, nei quali raccontava (e aggiornava quasi in tempo reale) ciò che sta accadendo ancora oggi in Ucraina per mano dell’esercito russo e dei suoi mercenari. La multa è stata stabilità dal tribunale di Mosca su input del Roskomnadzor e, come era facile aspettarsi, Wikimedia Foundation non ha la minima intenzione di pagarla.

Russia Vs Wikipedia: gli articoli contestati

Gli articoli pubblicati da Wikipedia Russia sulla guerra in Ucraina sono una vera e propria testimonianza storica, scomodissima per il Governo Putin. Non solo perché vengono usate le famose parole vietate, come “guerra” e “invasione” al posto delle edulcorate “operazione speciale in Ucraina“, ma anche perché si racconta l’accaduto partendo da fonti libere e dopo un rigoroso fact checking.

Non mancano, tra l’altro, le foto della distruzione del teatro di Mariupol, del bombardamento dell’ospedale della stessa città e del massacro di Bucha. Alcune di queste foto mostrano persino dei cadaveri. Immagini e parole fortissime scritte in russo affinché i russi le leggano ma, come è ormai chiaro, la propaganda e la censura distorcono profondamente ciò che i russi oggi possono vedere.

Wikipedia si appella: non pagherà

Il 13 giugno Wikimedia Foundation, l’organizzazione non profit che fa da “casa madre” per tutte le Wikipedia del mondo e che ha sede a San Francisco, in California, ha reso noto di aver depositato, il 6 giugno, istanza di appello contro la multa comminata dal tribunale di Mosca.

Nell’appello Wikimedia afferma che le informazioni pubblicate su Wikipedia dovrebbero essere tutelate dal diritto di espressione e che non costituiscono disinformazione, come invece ritiene il tribunale moscovita. “Le informazioni – spiega Wikimedia Foundation sul suo blog ufficiale – sono basate sui fatti e verificate da volontari che, in continuazione, modificano e aggiornano gli articoli sul sito“.

Al termine del post, poi, Wikimedia precisa: “Fino ad ora non abbiamo obbedito a nessun ordine del Governo russo e continueremo con la nostra missione di portare l’informazione libera nel mondo“.

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