SCIENZA

Strani lampi e avvistamenti nel cielo: "Abbiamo scoperto alcune cose” sulla segnalazione UFO

Il Pentagono si apre sempre di più all'accettazione e alle indagini sugli Ufo: è stato ufficialmente lanciato uno strumento online che permette di segnalare eventuali attività anomale non identificate

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Nella serie tv (vintage) sci-fi X-Files l’agente speciale dell’FBI Fox Mulder ripeteva continuamente che riguardo agli Ufo the truth is out there [la verità è la fuori]. Ciò, ogni tanto, faceva alzare gli occhi al cielo alla sua partner Dana Scully, ma a ben trent’anni dalla messa in onda dello show è il governo degli Stati Uniti (sì, quello vero) a dargli ragione. Infatti, proprio il Dipartimento della Difesa degli USA ha lanciato uno strumento online per segnalare eventuali attività anomale di oggetti (non solo) volanti non identificati.

La pagina web, curata dal Pentagono, è l’ultima aggiunta a un sito nato lo scorso anno in seguito a una notevole intensificazione degli avvistamenti. Sembra inoltre fare il paio con le dichiarazioni che a luglio del 2023 hanno scatenato un vero e proprio caos mediatico: quelle dei veterani dell’esercito che hanno dichiarato di aver visto con i loro occhi strumenti e tecnologie aliene. Che sia l’indiretta conferma del fatto che, adesso, l’incursione di veicoli di natura spaziale/aliena è un’ipotesi plausibile?

Il modulo di segnalazione

In realtà, la scelta di integrare lo strumento di segnalazione è molto meno suggestiva di quanto si possa immaginare. Se è vero che nel 2021 il Pentagono ha, in modo inedito, confermato la veridicità di alcuni video di UFO lanciando un primo e importantissimo segnale riguardo l’ammissione dell’esistenza di altre civiltà evolute nell’Universo, il report form recentemente reso disponibile è nato per smentire qualsiasi tesi cospirativa o per evitare il proliferare di immagini artefatte o non verificate.

Non è un caso che, per il momento, non sia disponibile per tutti: attualmente le persone "autorizzate" a segnalare sono dipendenti attuali o ex dipendenti del governo degli USA, membri del servizio o personale del governo con conoscenza diretta dei programmi o delle attività del governo degli Stati Uniti che hanno indagato o indagano sugli oggetti volanti non identificati e altri fenomeni apparentemente inspiegabili, e piloti, comandanti e capitani di mezzi aerei o marini.

La politica dell’All-domain Anomaly Resolution Office

Come abbiamo già accennato, il report form si è aggiunto a un sito nato lo scorso anno: quello dell’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO). Per chi non lo sapesse, l’AARO è un vero e proprio dipartimento diversificato che fa parte dell’Ufficio del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti e che si occupa attivamente di indagare su tutti gli eventi dell’aria, del mare, dello spazio e della terra che possono essere ritenuti fenomeni non identificati.

La sua politica (e la sua missione) è e resta quella di «ridurre al minimo le sorprese tecniche e coadiuvare l’intelligence sincronizzando l’identificazione, l’attribuzione e la mitigazione del rilevamento scientifico e operativo di fenomeni anomali non identificati». Per questa ragione pare che il modulo verrà in effetti aperto al grande pubblico solo quando verranno messi a punto ulteriori e più sofisticati strumenti in grado di "bocciare" segnalazioni ritenute non congrue, mistificate o create ad hoc.

Ufo, scienza e conoscenza

Intanto, la pubblicazione del modulo sta già facendo scalpore e a interessarsi alla vicenda non sono soltanto fanatici e cospiratori, ma anche uomini di scienza. Dopo la conferma dell’arrivo di veicoli alieni intatti sulla Terra, gli scienziati ossessionati dagli alieni e dalla loro esistenza lo sono diventati ancora di più, ed è anche per questo che in molti si sono dichiarati disponibili a unirsi a eventuali task force per approfondimenti su qualsiasi scoperta anomala o attribuibile a creature dello spazio.

D’altronde, nelle slide che spiegano la mission dell’AARO, si afferma che il dipartimento si occuperà anche di «studiare tutte le enigmatiche tecnologie recuperate o rinvenute, sfruttando partenariati intersettoriali e chiedendo supporto a tutti coloro che saranno al passo con gli ultimi sviluppi nella fisica teorica e applicata e nell’ingegneria»: un vero e proprio invito a nozze per tutti gli esperti che vogliono usare le proprie competenze per confermare che non siamo soli in questo universo.

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