Stop ai call center truffa, sette aziende nel mirino di AGCM e Guardia di Finanza
L’AGCM e la Guardia di Finanza hanno avviato sette procedimenti istruttori contro alcune società con l’accusa di pratiche commerciali scorrette e ingannevoli
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in questi giorni ha avviato sette procedimenti istruttori contro delle società attive nel settore del telemarketing. L’accusa principale riguarda pratiche commerciali scorrette e ingannevoli ai danni dei consumatori.
Dalle prima indagini condotte insieme al Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, sono emerse diverse telefonate che avrebbero violato le regole sulla trasparenza e la correttezza delle offerte commerciali in riferimento al settore della telefonia e dell’energia, nel tentativo di ingannare i consumatori e portarli a sottoscrivere offerte con altri fornitori.
Quali sono le accuse mosse contro le aziende
Le aziende coinvolte nei procedimenti istruttori nel settore della telefonia sono: Entiende Srl, Nova Group Srl e My Phone Srl. In quello dell’energia sono: Action Srl, Fire Srl, J. Wolf Consulting Srl e Noma Trade Srl.
Secondo le accuse mosse dall’AGCM, le sette società di cui sopra avrebbero contattato i potenziali clienti fornendo informazioni ingannevoli, come: false identità degli operatori, offerte economicamente vantaggiose ma non reali e finte motivazioni per la sottoscrizione di nuovi contratti.
Le tecniche per ingannare gli utenti sono sempre le stesse, si parte dall’uso dello spoofing, un sistema che permette di camuffare il numero del chiamante come se provenisse da un’azienda autorevole o affidabile.
Poi, nel settore della telefonia, gli operatori contattavano i consumatori con la scusa di inesistenti disservizi sulla linea o di imminenti aumenti tariffari, spingendoli a cambiare operatore spesso con offerte non veritiere o economicamente svantaggiose.
Per quel che riguarda il settore dell’energia, invece, gli operatori si presentavano come tecnici o incaricati del gestore in uso, sostenendo che il contratto attivo fosse inadeguato o che fossero in corso problematiche tecniche legate al passaggio da un fornitore all’altro, spingendo gli utenti a firmare nuovi contratti.
Pratiche del genere, come sottolineato anche dalla Guardia di Finanza, sono considerate molto gravi e potenzialmente dannose per i diritti dei consumatori e con l’avvio di questi procedimenti le sette aziende coinvolte rischiano sanzioni anche piuttosto importanti.
Come difendersi dalle truffe telefoniche
Per aiutare i cittadini a difendersi da queste truffe telefoniche AGCM e ARERA hanno lanciato la campagna informativa “Difenditi così“, sviluppata appositamente per informare le persone sui propri diritti e su come riconoscere e difendersi da fenomeni del genere.
I punti salienti di questa iniziativa comprendono indicazioni su come riconoscere un operatore legittimo, cosa fare in caso di attivazione non richiesta di un contratto e l’attivazione di alcuni canali ufficiali per segnalare comportamenti sospetti.
Per qualsiasi cosa i consumatori possono contattare l’AGCM tramite il numero verde 800.166.661 e ricevere informazioni approfondite sull’argomento.
In caso di dubbi, il suggerimento resta sempre quello di verificare l’identità di chi propone cambi di contratto telefonico o energetico ed eventualmente contattare direttamente il fornitore dei servizi utilizzando i vari canali ufficiali.