SCIENZA

Misteriose scritte trovate in un manoscritto di oltre 1.200 anni

In un antico manoscritto che risale all'Alto Medioevo sono state individuate scritte misteriose grazie a una tecnologia avanzata di imaging

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Fonte: University of Leicester

Spesso, dopo un’occhiata poco attenta, possono sfuggire alcuni dettagli preziosi di un libro. Lo stesso può avvenire nei manoscritti più antichi, come ben testimoniato dal tomo esaminato a fondo nel Regno Unito negli ultimi giorni. Si sta parlando di una serie di disegni e scritte dal significato misterioso che hanno acceso la fantasia di esperti e non.

Le iscrizioni sono state notate grazie a un lavoro approfondito da parte di una dottoranda dell’Università di Leicester che ha sfruttato una tecnologia di imaging all’avanguardia. Il merito è tutto dell’ArchiOx (Analysing and Recording Cultural Heritage in Oxford) che è andato oltre quello che sarebbe riuscito a rilevare un semplice sguardo.

Chi ha lasciato le scritte

Il manoscritto in questione ha più di 1.200 anni e sembra che queste scritte siano opera di una donna. Le immagini in 3D ad alta risoluzione hanno messo in evidenza diverse iscrizioni che erano nascoste nella pergamena, tra cui un nome inglese antico, Eadburg. La ricostruzione che va per la maggiore è quella di un messaggio di una persona di alto rango e soprattutto molto istruita, con tutta probabilità di sesso femminile. In poche parole, si trattava di una appartenente a un gruppo elitario di donne che sapevano leggere e scrivere. Oltre al termine in lingua antica, le scoperte sono state numerose e sorprendenti.

La studentessa e poi gli esperti si sono imbattuti in alcuni disegni particolari, schizzi di figure umane per la precisione. Il disegno che ha attirato maggiormente l’attenzione è quello di una persona con le braccia tese e che si protende verso un’altra figura che però le intima con la mano di fermarsi. Non è chiaro quale sia il significato preciso di tutto questo, pare che la donna autrice di scritte e schizzi abbia voluto lasciare impresso un segno di proprietà. Tornando invece a parlare della parola “Eadburg”, compare nel manoscritto non meno di 15 volte, anche se l’impressione è che potrebbe trovarsi in altre pagine.

Altre scritte tra le pagine

Secondo quanto riferito dall’Università di Leicester, le scoperte appena dettagliate sono emozionanti ed entusiasmanti in quanto testimoniano il legame tra le donne, i libri e la cultura letteraria negli anni dell’Alto Medio Evo. Tra l’altro, sono davvero pochissimi i manoscritti del periodo in questione che sono sopravvissuti ai giorni nostri e che sarebbero stati creati o usati da una donna. A questo punto bisogna comprendere chi fosse questo Eadburg e perché sia rimasto così tante volte impresso nelle varie pagine. Non sarà un compito semplice per gli esperti, ma di sicuro sarà affascinante come non mai.

Per avere una idea migliore di quello che la tecnologia all’avanguardia è stata capace di fare, si possono citare altri dettagli. Le scritte che risalgono a un periodo compreso tra il 700 e il 750 dopo Cristo, sono state rilevate grazie a segni profondi non più di 20 micron, vale a dire meno di un quinto della larghezza di un capello umano. L’obiettivo del progetto legato all’ArchiOx è quello di esplorare come non si è mai fatto prima i manoscritti più antichi che potrebbero nascondere segreti intriganti e storie poco conosciute del nostro passato.

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