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I film mentono: com'erano davvero i cavalli da guerra nel Medioevo

Erano piccoli e delicati, come i nostri pony: i cavalli da guerra del Medioevo non sono come ce li raccontano i film

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I film mentono: com'erano davvero i cavalli da guerra nel Medioevo Fonte foto: IPA

Li immaginiamo, seduti sui loro cavalli mentre galoppano verso i nemici. O in piedi, mentre aizzano il proprio esercito. Siamo pieni di esempi, di guerrieri del passato su cavalli enormi e muscolosi: dal discorso di Mel Gibson in Braveheart pronunciato su un purosangue bianco, allo stallone nero su cui il Gladiatore interpretato da Russel Crowe passeggia tra due ali di soldati.

Ma, lo sappiamo, i film mentono. E mentono anche sulle dimensioni di questi colossi a quattro zampe votati alla guerra: non si trattava di stalloni, ma di piccoli e adorabili pony.

La ricerca degli scienziati

Nei film li vediamo come bestie massiccie, che battono gli zoccoli e sbuffano con violenza. Ma secondo uno recente studio di un gruppo di archeologi e storici britannici, il cavallo da guerra medievale era più piccolo, snello e delicato. Probabilmente aveva le dimensioni di un pony odierno.

I ricercatori hanno esaminato le ossa di circa duemila cavalli, con datazioni diverse: dal quarto al diciassettesimo secolo. Sono state trovate in luoghi diversi: nei vecchi castelli, nei cimiteri e nei parchi archeologici di tutto il Regno Unito. A questo, hanno unito resoconti storici e folkloristici.

“Abbiamo scoperto che la realtà è molto diversa da come questi animali vengono descritti”, spiega Alan Outram, del dipartimento di archeologia dell’Università di Exeter. “Nella cultura popolare, i cavalli da guerra sono spesso rappresentati come le dimensioni di un cavallo di razza shire. In realtà la maggior parte dei cavalli medievali erano sorprendentemente piccoli, quelli delle dimensioni che immaginiamo erano una rarità”.

Lo studio dei ricercatori continua, anche se a quanto pare in Inghilterra è più facile trovare resti di draghi e dinosauri che di cavalli: sono pochissimi i resti di cavalli trovati nei campi di battaglia. Anche perché i cavalli che morivano in battaglia raramente venivano sepolti: il più delle volte la loro tomba era il bancone del macellaio.

I prossimi passi includono l’analisi dei resti trovati a Westminster, ulteriori studi sulle armature dei cavalli e l’esame del DNA delle ossa per scoprire di più su una delle creature più iconiche della storia.

Grandi cavalli, piccoli cavalli

Secondo i ricercatori, la maggior parte dei cavalli medievali – compresi quelli usati in guerra – erano alti meno di 1,44 metri, che è l’altezza massima raggiunta da un pony odierno.

Uno dei cavalli più grandi che è stato ritrovato risale al periodo di dominazione dei Normanni in Inghilterra, quindi tra il 1066 e il 1154. Si tratta di resti trovati in una grotta del castello di Trowbridge, nel Wiltshire. Ma anche in questo caso sono di un cavallo piccolo e leggero, alto solo 1,52 metri.

Outram ha però spiegato che grandi cavalli da guerra non sempre erano necessari: qualcuno magari esisteva, ma i cavalli più piccoli e leggeri servivano per inseguire e tormentare un nemico in ritirata, o per fare incursioni a lungo raggio, o per trasportare l’attrezzatura.

Certo, esistevano anche nel Medioevo allevatori di grandi cavalli: essendo una rarità, venivano allevati con cura e attenzione, e poi rivenduti a prezzi esorbitanti. Sempre Outram spiega che “nel tredicesimo e quattordicesimo secolo le case reali spendevano più per uno stallone reale che per le persone della propria famiglia”.

E se ai pony dobbiamo tutto il rispetto di una specie di animali con una dignità, sicuramente fa sorridere l’idea di guerrieri grandi e grossi con armature spaventose che guidano la carica verso l’esercito nemico su un piccolo pony.

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