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Nuova legge antipirateria: cosa cambia

La nuova legge si avvia verso l'approvazione definitiva senza modifiche anche al Senato: ecco come potrebbe combattere lo streaming illegale

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Il primo sì, quello della Camera dei Deputati, è stato all’unanimità con 252 voti a favore, il prossimo sarà quello del Senato e si prevede altrettanto privo di problemi. La nuova legge contro la pirateria audiovisiva e informatica, si avvia dunque verso l’approvazione definitiva entro breve.

Il testo unico per la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore contiene diverse novità interessanti, che potrebbero rivelarsi effettivamente efficaci nella lotta al “pezzotto“, cioè la trasmissione illegale in streaming di film, partite e serie TV. Ma va anche notato che, affinché la norma diventi realmnete operativa, sarà necessario creare strutture che oggi ancora non esistono, metterle al lavoro e rodarle affinché tutto funzioni senza intoppi. Insomma, è solo l’inizio.

Pirateria: nuovi poteri ad Agcom

Con la nuova legge antipirateria l’Agcom, cioè l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, assume il ruolo dello sceriffo antipezzotto: potrà, infatti, agire direttamente per bloccare le trasmissioni illegali.

In pratica l’Agcom, una volta individuata (da precedente segnalazione) una piattaforma attiva nello streaming illegale, potrà inviare ai fornitori di servizi Internet un ordine di bloccare tale flusso. E tali fornitori dovranno rispondere all’ordine entro 30 minuti, o saranno multati.

Successivamente, l’Agcom invierà all’autorità giudiziaria l’elenco delle segnalazioni effettuate, affinché possa iniziare il normale iter giudiziario nei confronti dei responsabili della violazione del copyright.

La piattaforma antipezzotto

Considerando che i pirati del Web sono molto ben organizzati e che dispongono di strutture tecniche anche raffinate, è chiaro che non è possibile immaginare uno scenario in cui un dirigente dell’Agcom alzi il telefono la domenica alle 14:45 per chiedere l’interruzione della trasmissione illegale di una partita di calcio.

Non sarà così, ci sarà una piattaforma (ancora tutta da costruire), che permetterà una gestione automatizzata delle segnalazioni e delle richieste di blocco e, tra l’altro, farà anche da testimone sull’orario di invio di ogni richiesta di blocco effettuata dall’Autorità.

Nuova legge antipirateria: multe e reclusione

La nuova legge antipirateria introduce, a dire il vero in modo vago, il nuovo concetto di “opera editoriale“, all’interno del quale entra un po’ tutto visto che vengono punite una lunga lista di attività, come la “fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita“.

All’interno di queste attività, quindi, rientra anche lo streaming in diretta delle partite di calcio, che saranno proprio l’oggetto di eventuali interventi in tempo reale dell’Agcom.

La legge prevede, per chi mette in piedi ed esercita questo tipo di attività, una reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa da 2.582 euro a 15.493 euro. Previste anche multe per i fornitori dei servizi Internet che si rifiutano di eseguire le richieste di blocco dell’Agcom.

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