SCIENZA

Hanno trovato una nuova specie di serpente velenoso: la scoperta

Il Gloydius Lateralis è il pericoloso serpente scovato da alcuni ricercatori in una riserva naturale cinese: il suo veleno può essere letale

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Fonte: Japanese Wikipedia

Il morso di un serpente è una questione seria, e su tale materia non si dirà, o farà, mai troppo. Ne era convinta la scrittrice Emily Dickinson e forse lo sarebbe ancora di più oggi, dopo aver saputo della scoperta di una nuova specie velenosa. Il ritrovamento è avvenuto in Cina grazie agli scienziati dell’Istituto di paleontologia e paleoantropologia dei vertebrati dell’Accademia cinese delle scienze.

Si sta parlando di un esemplare che appartiene alla famiglia dei Gloydius, noti anche come Mamushi. Spesso il veleno di questi rettili è in grado di chiudere le ferite in pochi secondi, mentre l’animale rinvenuto nell’ex impero celeste rappresenta un pericolo serio per l’uomo. I Gloydius si trovano soprattutto nel continente asiatico, ma non mancano in Europa.

Nel caso del serpente scoperto in territorio cinese, è stato identificato come Gloydius Lateralis. I ricercatori si sono accorti della presenza di questa specie nella riserva naturale di Jiuzhaigou, nel Sichuan. Le abitudini, poi, non sono molto diverse da quelle di altri serpenti, visto che predilige topi e mammiferi di piccoli dimensioni per i suoi pasti, oltre agli ambienti assolati, caldi e secchi come luoghi ideali di attività. Non è comunque un caso che l’esemplare si trovasse proprio in questa zona della Cina, visto che non si sta parlando di una semplice area naturale.

Foreste e laghi alpini

La Riserva di Jiuzhaigou è considerata uno dei patrimonio dell’umanità e ospita, con i suoi 651 chilometri quadrati, gli animali più rari del mondo. Il “merito” è tutto delle foreste che hanno conservato le loro caratteristiche peculiari, senza dimenticare i laghi alpini presenti da queste parti. Il Gloydius Lateralis non sarà gigantesco come il pitone catturato nelle ultime settimane in Florida, però si fa rispettare senza problemi. Dal punto di vista morfologico è molto simile a un altro serpente della stessa famiglia, il Gloydius Swild, però ci sono delle differenze sostanziali.

Nuove informazioni da raccogliere

Gli occhi del Lateralis, ad esempio, sono molto più grandi, per non parlare della striscia marrone che solca il dorso di questi esemplari. La specie è velenosa e dunque non deve essere affatto piacevole imbattersi in uno di questi rettili, anche se i responsabili della riserva hanno sottolineato gli aspetti positivi della nuova scoperta. Grazie al Gloydius Lateralis, infatti, sarà possibile raccogliere informazioni nuove di zecca sulla biodiversità e sulla distribuzione delle vipere in tutto il continente asiatico. Tra l’altro, i dettagli della scoperta sono stati approfonditi in un articolo pubblicato poi nella rivista specializzata “ZooKeys”.

Le vipere alpine cinesi come quella di cui si sta parlando sono abituate a isolarsi dal punto di vista geografico rispetto ad altri serpenti, un comportamento su cui si cerca di far luce da diverso tempo. Andrà anche esaminato con cura il suo veleno. Di solito quello di un serpente della famiglia Gloydius è mediamente potente, con una quantità da iniettare che si aggira attorno ai 15 milligrammi e la capacità di distruggere i globuli rossi. Gli animali come queste vipere riservano continuamente sorprese, come successo con l’esemplare a due teste scoperto in Sudafrica: gli appassionati di questa materia non stanno nella pelle nel saperne di più sul “nuovo” serpente cinese.

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