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SCIENZA

Incredibile scoperta in Spagna, trovate tracce di una popolazione sconosciuta

Tracce di una popolazione sconosciuta preistorica sono affiorate tra i Monti Atapuerca: è stata ribattezzata Homo affinis erectus, ecco cosa hanno scoperto.

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Popolazione sconosciuta Fonte foto: credit IPHES

Una scoperta sensazionale scuote le fondamenta della nostra conoscenza sull’evoluzione umana in Europa. Nel cuore della Spagna, tra le colline dei Monti Atapuerca, gli archeologi hanno riportato alla luce resti fossili attribuibili a una popolazione di ominidi mai documentata prima nel continente. Questo nuovo tassello della storia umana potrebbe riscrivere le teorie sulle migrazioni arcaiche e sulla diversità evolutiva del genere Homo.

Tracce di una popolazione sconosciuta trovate in Spagna

Il sito archeologico di Sima del Elefante, noto per i ritrovamenti di Homo antecessor, ha regalato una nuova straordinaria testimonianza della presenza umana nell’Europa occidentale. I ricercatori hanno identificato un cranio parziale di un ominide adulto, con il lato sinistro del volto ancora ben conservato, risalente a un periodo compreso tra 1,1 e 1,4 milioni di anni fa.

Questo fossile rappresenta il più antico resto umano mai rinvenuto in Europa occidentale e solleva interrogativi affascinanti sull’origine e la diffusione delle prime popolazioni. La morfologia del cranio presenta caratteristiche diverse dalle specie già note, rendendo incerta la classificazione definitiva.

Una nuova ipotesi: Homo affinis erectus?

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, propone un’ipotesi cauta ma intrigante. Il cranio potrebbe appartenere a un esemplare di Homo erectus, specie già conosciuta in Africa e Asia ma mai identificata con certezza in Europa. Tuttavia, alcune differenze strutturali inducono i ricercatori a coniare una nuova denominazione provvisoria: Homo affinis erectus, per indicare un parente stretto ma distinto.

L’analisi è stata condotta con un approccio multidisciplinare, utilizzando tecniche all’avanguardia come imaging avanzato e ricostruzioni 3D per esaminare il frammento fossile. Il team ha inoltre analizzato di nuovo una mandibola parziale scoperta nel 2007, ora attribuita alla stessa popolazione.

Un insediamento umano tra foreste e praterie umide

La scoperta non si limita al cranio. Nello stesso strato sedimentario sono stati rinvenuti strumenti in pietra e ossa animali con segni di macellazione, prova concreta di un insediamento attivo. Questi elementi suggeriscono che la popolazione viveva in un ambiente boschivo misto a praterie umide, ricco di risorse naturali e prede.

La testimonianza rafforza l’idea che l’Europa fosse già abitatada popolazioni umane in epoche ben più remote di quanto ritenuto fino a oggi.

Le implicazioni per la storia dell’evoluzione umana in Europa

Fino a questa scoperta, si pensava che il primo abitante conosciuto dell’Europa occidentale fosse in cosiddetto Homo antecessor, vissuto circa 850.000 anni fa. Il nuovo fossile, però, sposta indietro di almeno 250.000 anni l’arrivo degli ominidi preistorici in questa parte del continente.

Secondo María Martinón-Torres, direttrice del Centro nazionale di ricerca sull’evoluzione umana in Spagna, ci troviamo di fronte a «una nuova evidenza che amplia il quadro delle nostre origini europee». La scoperta apre scenari inesplorati sulle rotte migratorie e sulla complessità evolutiva degli antichi esseri umani.

Un futuro di nuove scoperte

Gli scienziati sono convinti che Sima del Elefante abbia ancora molto da rivelare. I livelli di sedimento più profondi non sono stati ancora esplorati, quindi non è da escludere che nei prossimi anni vengano alla luce altri fossili ancora più antichi o di altre specie umane ignote.

La scoperta di questa popolazione umana sconosciuta in Spagna rappresenta un capitolo fondamentale nella ricostruzione delle origini dell’uomo in Europa, confermando quanto ancora ci sia da conoscere sul nostro passato più remoto.