SCIENZA

Perseverance su Marte ha individuato qualcosa di mai visto prima

Marte continua a sorprendere: il rover Perseverance della NASA ha individuato sulla sua superficie una roccia mai vista prima.

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Fonte: NASA/JPL-Caltech/ASU

Il rover Perseverance della NASA continua a sondare la superficie di Marte ed è recentissima l’ultima scoperta: una roccia a strisce bianche e nere, totalmente diversa da quelle individuate sul Pianeta Rosso fino a questo momento. Ma di cosa si tratta e perché gli scienziati del team sono rimasti così colpiti?

Freya Castle, la nuova scoperta su Marte

Da quasi un mese il rover Perseverance ha iniziato a scalare il bordo occidentale del cratere Jezero in quella che è stata chiamata Crater Rim, la sua quinta campagna scientifica. È in questo contesto che, nonostante le iniziali difficoltà data la ripidità dei pendii poi fortunatamente superate, la missione della NASA ha fatto la fatidica scoperta: il team alla guida del rover ha notato una piccola roccia che sembrava diversa da quelle attorno, stando alle prime immagini a bassa risoluzione della Navcam.

A questo punto “il team ha pianificato un’osservazione multispettrale utilizzando la telecamera Mastcam-Z per dare un’occhiata più da vicino prima di partire”, riporta la NASA. Grazie a questi dati, scaricati e analizzati qualche giorno dopo, gli scienziati hanno confermato che la roccia in questione – chiamata Freya Castle, come l’omonima vetta del Grand Canyon in Arizona – è larga circa 20 cm ed è “zebrata”, con un insolito motivo a strisce bianche e nere.

Cosa sappiamo della roccia “zebrata” trovata su Marte

Ma cosa sappiamo esattamente di questa roccia? Il team di Perseverance ha immediatamente provato a entrare nel dettaglio di questo inaspettato ritrovamento. “Pensa che questa roccia abbia una consistenza diversa da qualsiasi altra mai vista prima nel cratere Jezero e forse in tutto Marte“, si legge nell’articolo pubblicato per la NASA da Athanasios Klidaras, dottorando presso la Purdue University dell’Indiana.

“La nostra conoscenza della sua composizione chimica è limitata – prosegue -, ma le prime interpretazioni sono che processi ignei e/o metamorfici potrebbero aver creato le sue strisce. Poiché il castello di Freya è una pietra sciolta che è chiaramente diversa dalla roccia sottostante, è probabile che sia arrivata qui da qualche altro posto, forse essendo rotolata a valle da una fonte più in alto. Questa possibilità ci entusiasma e speriamo che mentre continuiamo a guidare in salita, Perseverance incontrerà un affioramento di questo nuovo tipo di roccia in modo che possano essere acquisite misurazioni più dettagliate“.

Quest’ultima campagna esplorativa sul cratere Jezero si sta rivelando molto interessante e la scoperta di Freya Castle è soltanto l’ultima in ordine di tempo, da quando è iniziata lo scorso agosto. Il team alla guida del rover ha individuato una grande varietà di rocce sulla superficie di Marte, il cui studio e la cui analisi si spera possano rivelare qualcosa in più sulla storia del Pianeta Rosso, la sua evoluzione e i suoi cambiamenti, oltre che nello specifico sulla formazione dello stesso cratere Jezero, che sappiamo essere stato originato dall’impatto di una meteora sulla superficie di Marte e che ha un diametro di 47.500 metri.

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