SCIENZA

Il più grande cratere del Sistema Solare: le immagini sono splendide

Il cratere che l'ESA ha notato sulla superficie di Marte è uno dei più grandi in assoluto, molto probabilmente dell'intero Sistema Solare

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Fonte: ESA

Una “pasticceria” spaziale. Il Sistema Solare non smette di affascinare e lasciare incantati: l’ultimo esempio in ordine temporale è quello di Marte, pianeta in cui è stato rinvenuto uno dei più grandi crateri di sempre, una novità sorprendente. Cosa c’entra la pasticceria? Gli scienziati hanno scoperto come ghiaccio e polvere si accumulino su questa superficie come una torta a strati.

Le immagini sono sorprendenti e si riferiscono a quanto raccolto dalla navicella Mars Express, parte integrante della missione dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Mentre l’elicottero che sorvola il pianeta rosso ha i giorni contati, si scoprono ancora dettagli interessanti, vale a dire i depositi ghiacciati e polverosi nella regione nota come Utopia Planitia.

L’analisi approfondita del ghiaccio e della polvere in questione potrebbero risultare fondamentali per capire come si è formato il vasto bacino marziano, il quale è grande il doppio rispetto al deserto del Sahara, tanto per avere un’idea precisa delle dimensioni. Il sospetto degli scienziati in merito al nuovo cratere è che sia nato a causa di un deposito continuo di sedimenti e lave, oltre all’acqua e all’idrogeno. Il vento e la pioggia, poi, hanno fatto il resto, propagando i depositi a strati su Marte. Ci sono anche delle ipotesi intriganti per quel che riguarda la tempistica di queste formazioni.

Polvere e pioggia copiosa

Il cratere sarebbe la conseguenza di un fenomeno cominciato oltre 10 milioni di anni fa, in un periodo in cui l’asse di rotazione marziano era maggiormente inclinato rispetto a quello attuale. Ecco perché all’epoca la neve cadeva in modo regolare, copiosamente e trasportando con sé la polvere. Attualmente le condizioni meteo sono invece ben diverse. Nelle immagini diffuse dall’ESA si nota appunto un cratere di grandi dimensioni che ha come caratteristica principale quella del cosiddetto “terreno cerebrale”. Con queste due parole si identifica il terreno con tanto materiale ghiacciato e con le inconfondibili creste che possono ricordare la parte esterna del cervello umano.

Fonte foto: ESA

Ghiaccio sciolto e diventato gas

Sempre secondo quanto riferito dall’Agenzia Spaziale Europea, il terreno in questione si trova al confine tra le pianure più basse e quelle settentrionali di Marte: le foto che hanno immortalato il più grande cratere del sistema solare mostrano anche una regione scura con tanto di depressioni circolari, conseguenza del ghiaccio che si è sciolto o trasformato in gas, facendo collassare la superficie. Mars Express è stato protagonista di scoperte eccezionali sul pianeta rosso. In particolare, è grazie a questa missione che sono emerse prove inconfutabili di presenza di acqua (le operazioni scientifiche in questione sono iniziate ben 18 anni fa).

Oltre al grande cratere marziano, è necessario approfondire la presenza di minerali che non indicano solamente che ci sia acqua in questo pianeta. Il liquido potrebbe essere legato ai depositi ghiacciati del sottosuolo oppure ancora al vulcanismo di Marte, fenomeno durato fino a tempi non troppo lontani da quelli che stiamo vivendo. Dopo la recente scoperta delle rocce viola che costellano la superficie del pianeta, questo immenso e nuovo cratere è destinato a riscrivere la storia del pianeta più affascinante in assoluto del Sistema Solare, non soltanto per la relativa vicinanza alla Terra.

Fonte foto: ESA

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