SCIENZA

Psyche, l'asteroide misterioso che affascina la NASA

La NASA vuole fugare ogni dubbio sull'asteroide Psyche: ad agosto partirà la missione che raggiungerà l'oggetto celeste nel giro di quattro anni

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Fonte: 123RF

I misteri più interessanti non sono quelli più semplici. È una delle frasi che si sente nella serie televisiva “NCIS” e calza a pennello anche per la missione che sta preparando nei minimi dettagli la NASA, affascinata come non mai da un asteroide misterioso, meglio noto come Psyche. Il prossimo mese di agosto sarà decisivo, visto che l’agenzia spaziale americana comincerà a saperne di più su questo oggetto celeste che è diventato famoso anche con un nomignolo particolare, “l’asteroide d’oro”. La denominazione corretta, in realtà, è 16 Psyche e del metallo più prezioso non sembra esserci traccia, nonostante un’abbondante presenza di altri elementi.

Ferro e nichel sono stati rilevati in quantità importanti ed è proprio questa la ricchezza dell’asteroide dai mille misteri. La sua posizione è presto detta: si trova nella fascia principale, per la precisione tra i pianeti Marte e Giove, un mondo sconosciuto e di cui al momento si conoscono poche e confuse informazioni. Di sicuro ha un primato: è l’asteroide più pesante che sia mai stato scoperto finora, “chili di troppo” che sono dovuti appunto ai metalli presenti. Come già anticipato, la partenza della missione è in programma in piena estate, mentre per raggiungere Psyche serviranno quattro anni. Il 2026 sarà l’anno più atteso, poi la navicella prescelta rimarrà in orbita per 24 mesi.

Le tappe del viaggio spaziale

Il viaggio è già stato stabilito in ogni fase. Dopo il lancio dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, la navigazione proseguirà per nove mesi, con l’obiettivo di superare Marte nel giro di poco tempo. Con l’avvicinamento progressivo, poi, la NASA avrà l’opportunità di far funzionare le telecamere predisposte per l’occasione e osservare sempre più da vicino l’asteroide Psyche. In totale verranno percorsi 2,4 miliardi di chilometri prima del traguardo finale. Gli unici scatti attualmente disponibili del misterioso oggetto celeste non gli rendono giustizia. Le foto sono infatti sfocate e la forma dell’asteroide fa pensare a una patata oppure a un tartufo.

Tanti aspetti da approfondire

Il fatto che sia tanto pesante ha fatto subito ipotizzare la ricchezza di metalli, oltre ai materiali rocciosi di inestimabile valore. Per il momento ci si deve accontentare di analisi tramite la luce riflessa, anche se tutto questo è destinato a cambiare nel giro di pochi anni. Tra l’altro, non si sa nemmeno come si sia formato Psyche, un dubbio che si aggiunge a quello sulla sua provenienza. Di sicuro, è più “simpatico” di quelli che minacciano di continuo la Terra, come avvenuto negli ultimi giorni. L’idea è quello di approfondirne ogni aspetto, così da saperne di più anche sul sistema solare in generale. Le ipotesi che vanno per la maggiore sono sostanzialmente due.

Si crede che l’asteroide d’oro sia nato proprio nelle fasi iniziali del sistema solare: potrebbe essere un blocco consistente di un pianeta sconosciuto e dato per “disperso”, in alternativa non è campata per aria l’idea di un materiale primordiale che non sarebbe mai riuscito a sciogliersi. Come ripeteva Voltaire, il dubbio è scomodo ma solo gli imbecilli non ne hanno: alla NASA non vogliono dare questa impressione e con una missione tanto ambiziosa e dettagliata sarà possibile fugare tante perplessità che per ora tolgono il sonno a qualsiasi scienziato.

Simone Ricci

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