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Le possibilità che un asteroide colpisca la Terra nel 2032 sono aumentate, ma niente paura

Novità sull'asteroide diretto sulla Terra: le probabilità d'impatto con il nostro pianeta nel 2032 aumentano ma si tratta solo di dati provvisori

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Novità sull'asteroide diretto sulla Terra Fonte foto: 123RF

Le possibilità che l’asteroide diretto sulla Terra la colpisca nel 2032 sono aumentate. Secondo gli ultimi calcoli della NASA, la probabilità che 2024 YR4 impatti il nostro pianeta è salita al 2,3%, un rischio che prima si attestava al 1,3%.

Gli esperti invitano a non farsi prendere dal panico, infatti la situazione potrebbe cambiare man mano che arrivano nuove informazioni.

Asteroide diretto sulla Terra: le ultime novità

L’asteroide 2024 YR4, che ha un diametro di circa 100 metri, è stato osservato per la prima volta poco prima di Capodanno, grazie a un telescopio situato in Cile. La sua grandezza è paragonabile a quella dell’asteroide di Tunguska, che nel 1908 distrusse una vasta area della Siberia. Nonostante la preoccupazione iniziale, gli astronomi avvertono che, sebbene l’asteroide stia avvicinandosi a grandi velocità, le sue probabilità d’impatto sono destinate a ridursi, con il progredire delle osservazioni e l’aggiornamento dei dati.

Secondo il Centro Studi CNEOS della NASA, 2024 YR4 sarà più vicino alla Terra il 22 dicembre 2032, data in cui raggiungerà la sua minima distanza dal nostro pianeta. La probabilità di un impatto sembrava inizialmente molto bassa, con un rischio inferiore all’1,5% già a dicembre 2023. Tuttavia, i calcoli effettuati a gennaio hanno indicato un leggero incremento di questo rischio, passando al 2,3%. Nonostante ciò, gli esperti sottolineano che è normale assistere a fluttuazioni nei dati quando si tratta di eventi che si verificheranno in futuro.

A tale proposito, gli astronomi si sono espressi sull’incertezza insita nelle previsioni a lungo termine, evidenziando che il rischio potrebbe facilmente diminuire con l’aggiornamento dei modelli e l’analisi di nuove osservazioni.

Molly Wasser, ricercatrice dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha dichiarato che, con il passare del tempo, i dati riguardanti la velocità e la traiettoria dell’asteroide diventeranno più precisi, portando verosimilmente la probabilità d’impatto a zero. Infatti, ha sottolineato, «ci sono stati numerosi casi in passato in cui oggetti inizialmente ritenuti pericolosi sono poi stati rimossi dalle liste di rischio man mano che nuovi dati sono stati acquisiti».

Monitoraggio per la difesa planetaria

L’asteroide 2024 YR4 ha ricevuto una valutazione di 3 sulla Scala Torino, che va da zero (nessun rischio) a 10 (pericolo catastrofico). Questo posizionamento indica come, pur rappresentando un possibile rischio, l’oggetto non costituisce una minaccia immediata per la Terra. Gli esperti sono fiduciosi sul fatto che, seguendo con attenzione l’orbita dell’asteroide nei prossimi anni, sarà possibile ottenere previsioni sempre più accurate.

In effetti, questo tipo di previsioni è già stato messo alla prova in passato, come nel caso dell’asteroide Apophis, il cui rischio iniziale d’impatto, valutato con una probabilità superiore al 2%, si è poi rivelato infondato. Apophis è stato rimosso dalla lista, poiché le osservazioni successive hanno confermato che non rappresentasse alcun pericolo per la Terra nei prossimi 100 anni.

Seppure in futuro possa accadere che l’asteroide diretto sulla Terra nemmeno sfiori il nostro pianeta, è rassicurante sapere che le tecnologie per difendersi da un potenziale impatto sono ormai sviluppate e testate. Il classico esempio, in tal senso, è la missione DART della NASA, che nel 2022 ha modificato la traiettoria di un asteroide, abbattendolo deliberatamente con una navetta spaziale. Se necessario, in futuro tecniche simili potrebbero essere utilizzate per deviare oggetti pericolosi dalla loro rotta verso la Terra.

Anche se la probabilità che 2024 YR4 colpisca la Terra nel 2032 sia aumentata, la situazione rimane sotto stretto controllo. Non c’è bisogno di preoccuparsi, dato che i cambiamenti nelle previsioni sono normali e i dati aggiornati potrebbero presto ridurre il rischio a livelli trascurabili. La scienza continua a monitorare l’asteroide, e sono pronti piani di difesa per ogni eventualità.

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