Raggiunto un nuovo record mondiale di caldo, la temperatura è arriva a 52,6°C
Quasi 53°C nel Golfo Persico: un nuovo record di calore superato. Allerta per temperature elevate ben in anticipo rispetto al calendario canonico
Failaka è un’isola del Golfo Persico, di fronte al Kuwait. Qui sono state registrate temperature allarmanti nel corso degli ultimi giorni. È stato infatti sfondato il muro dei 52°C. Stando alle prime rilevazioni da parte degli osservatori locali, si parla della temperatura dell’aria più elevata mai registrata in assoluto nel mese di giugno.
Temperature roventi nel Golfo Persico
L’estate è giunta con largo anticipo anche nel Golfo Persico. Lo dimostra ampiamente l’isola di Failaka. Se in Italia è la Sardegna a guidare la classifica delle Regioni a maggior rischio, superando ampiamente i 40°C, qui la colonnina del mercurio va ben oltre.
Per diversi giorni consecutivi, infatti, i 50°C sono stati superati e non soltanto a Failaka ma in gran parte del Kuwait, dell’Arabia Saudita orientale e del sud dell’Iran. Ecco dove sono state registrate le massime oscillazioni, tra i 48 e i 51°C:
- Ahmadi;
- Jahra;
- Kuwait City.
Questa è ormai, senza esagerazioni, una delle aree più roventi al mondo.
Anticiclone subtropicale
Ad alimentare l’ondata di caldo terrificante è un promontorio anticiclonico subtropicale. Staziona sulla Penisola Arabica e trascina aria rovente dal deserto interno verso le coste. Tutto ciò si scontra con l’elevata umidità del Golfo Persico.
Questo mix rende le zone indicate quasi invivibili, considerando il cosiddetto “heat index”, ovvero l’indice che combina umidità e temperatura, al fine di stimare la reale percezione termica. Per avere un’idea chiara della condizione attuale, in molte aree l’indice supera i 60°C. Una soglia oltre la quale anche una breve esposizione all’aperto potrebbe risultare letale, in assenza di adeguate misure di prevenzione.
Le autorità locali hanno infatti già emesso delle allerte per colpi di calore e disidratazione. Si invita la popolazione a evitare ogni sorta di attività all’aperto per lunghi tratti della giornata, nello specifico tra le 11:00 e le 16:00. In alcuni casi è però impossibile restare barricati (in altri non si ha una casa vera e propria), comprensibilmente. Gli ospedali stanno infatti già registrando un aumento dei casi di esaurimento da calore. Ciò soprattutto per quanto riguarda:
- lavoratori da cantiere;
- addetti al petrolio offshore;
- residenti delle baraccopoli periferiche.
Previsioni estate 2025
Il record registrato a giugno si inserisce in un quadro ben più ampio e allarmante. È un piccolo tassello nel grande quadro del cambiamento climatico. Ecco cosa amplifica la frequenza, la durata e l’intensità delle ondate di calore che percepiamo e subiamo.
Nel corso del 2024, la temperatura media annuale in Medio Oriente è risultata oltre 1,5°C al di sopra della media storica. Un trend che prosegue, evidentemente. I modelli meteorologici confermano che l’anticiclone subtropicale continuerà almeno fino alla prima decade di luglio.
Potrebbero esserci nuovi valori oltre i 51°C nelle aree costiere più esposte. Per quanto riguarda l’umidità, si manterrà su livelli critici, superando un “heat index” di 65°C in alcune conche interne.
“Ci troviamo di fronte a un bivio: o adattiamo rapidamente le nostre infrastrutture e le nostre politiche, o pagheremo un prezzo altissimo in termini di vite umane e stabilità economica”, ammonisce un portavoce dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.