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Sanzione per invio tardivo della fattura elettronica: cosa c'è da sapere

Fattura elettronica inviata in ritardo? L’Agenzia delle Entrate prevede diversi tipi di sanzione: scopri quali sono e come evitarle anche grazie a Libero SiFattura

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La fatturazione elettronica deve essere gestita con estrema cura e puntualità da parte dei professionisti. Eventuali errori e ritardi possono avere amare conseguenze. Questo è il caso della sanzione per invio tardivo della fattura elettronica, che comporta perdite pecuniarie e di credibilità agli occhi di clienti e collaboratori.

Per capire quali sono i tipi di sanzione e quando scattano le diverse multe occorre fare riferimento all’articolo 6 D. del Lgs. n. 471/97. La legge spiega le aliquote da pagare, per esempio tra i casi più gravi occorre effettuare un pagamento del 90% o addirittura del 180% della tassa della fattura in ritardo per un importo minimo di 500 euro. Se però non si hanno conseguenze sull’IVA allora il totale cambia. A partire dal 2018 le sanzioni sono state ridotte per venire incontro alle difficoltà dei professionisti. Nei casi meno gravi alcuni non sono neppure tenuti a pagare la sanzione. Vediamo subito quando scatta la sanzione, a quanto ammonta e come evitarla.

Quali sono le sanzioni per invio tardivo della fattura

Le infrazioni legate al tardivo invio della fattura elettronica nascono nel 1997 e negli anni hanno subito diverse modifiche. Fino al 2018 le multe erano molto più aspre, ma, complice la pandemia del 2020, i diversi Governi hanno deciso di ridurre e ridimensionare le sanzioni, che in alcuni casi sono state eliminate.

Ad oggi sono diverse le sanzioni a cui si può andare incontro in caso di invio tardivo delle fatture elettroniche, come stabilito dall’art 6 D. del Lgs. n. 471/97:

  • Sanzione da 250 a 2.000 euro per infrazioni che non influiscono sulla liquidazione dell’IVA periodica
  • Sanzione dal 90% al 180% dell’imposta non versata, per un minimo di 500 euro per fattura elettronica inviata in ritardo o errata
  • Sanzione dal 5% al 10% per un minimo di 500 euro per soggetti con esenzioni o reverse charge

Non è prevista alcuna sanzione per tutte le violazioni di piccola entità. Infine, se le infrazioni si accumulano, le pene diventano cumulative e si riceve una sola e grande sanzione. Si parla in questo caso di “cumulo giuridico”.

Fatturazione elettronica, quando scatta la sanzione per invio tardivo

La fattura elettronica deve essere inviata in tempistiche ben definite, superate le quali c’è il reale rischio di sanzione. La scadenza scatta in base al tipo di fattura:

  • La fattura differita scade il quindicesimo giorno del mese successivo alla vendita di un prodotto o servizio
  • La fattura immediata deve essere trasmessa entro il dodicesimo giorno dalla vendita di un prodotto o servizio

Per esempio, se una fattura viene emessa il 15 aprile per una vendita effettuata a fine marzo, la liquidazione dell’IVA deve essere di marzo e non di aprile. L’istituto del ravvedimento operoso nato con l’art. 13 del D. Lgs 472/97 permette di evitare o ridurre le sanzioni nel caso di emissione di fattura elettronica in ritardo, ma vale anche nel caso di fatture con errori oppure omesse.

Come evitare la sanzione per invio tardivo della fattura elettronica

Se la fattura è in ritardo o contiene errori si può evitare comunque di pagare una sanzione. Innanzitutto, bisogna correre ai ripari e regolarizzare la propria situazione entro 90 giorni dall’inadempimento. Esistono quindi circa tre mesi di tolleranza per non avere ripercussioni. Inoltre, bisogna rispettare le tempistiche per la dichiarazione dell’IVA dell’anno di invio tardivo e cercare di regolarizzare il pagamento delle imposte per la libera professione.

Se la fattura contiene irregolarità è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate un’autofattura da regolarizzazione dove vengono segnalati i dati di prestatore e concessionario.

Se le fattura non vengono inviate entro 4 mesi dall’operazione, chi deve ricevere la fattura è chiamato a compilare un documento di autofattura e indicare il codice “TD20” nel documento.

Dal 2024 l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche a tutti coloro che hanno Partita IVA in regime forfettario. Questi professionisti sono chiamati a consultare la normativa per evitare sanzioni.

La regolarizzazione avviene tramite pagamento con Modello F24 o altri documenti preposti per pagamenti dei tributi.

In ogni caso è cruciale fare affidamento su un bravo consulente che può chiarire quali sono le scadenze e gli adempimenti per ogni singolo caso. Inoltre, per evitare sanzioni e problemi di ogni tipo è molto importante scegliere un software di fatturazione elettronica funzionale, che può aiutare il professionista a gestire con attenzione e puntualità ogni operazione.

Libero SiFattura automatizza il processo di emissione e invio delle fatture, riducendo al minimo gli errori e problemi legati a scadenze e invii.

Il software per la fatturazione elettronica di Libero è completamente personalizzabile. Viene proposto in tre diversi piani da scegliere in base alle proprie esigenze.

SiFattura Basic è gratuito e permette la ricezione di illimitate fatture elettroniche e l’invio di un massimo di 10 fatture elettroniche all’anno a privati e aziende, che si possono trasmettere sia al Sistema di Interscambio sia al Sistema Tessera Sanitaria. Se 10 invii sono pochi, Libero permette di acquistare all’occorrenza un pacchetto di ulteriori invii.

SiFattura Lite ha un costo di 29 euro + IVA all’anno ed è l’ideale per imprese di dimensioni medio-piccole. Consente la ricezione e l’invio illimitato di fatture elettroniche ad aziende e privati. Inoltre, permette la personalizzazione dei documenti, l’acquisizione di report avanzati che permettono di tenere sotto controllo tutte le operazioni dell’impresa e un’assistenza prioritaria.

SiFattura Pro ha un costo di 49 euro + IVA all’anno e permette la ricezione e l’invio illimitato di fatture verso aziende, privati e Pubblica Amministrazione, è l’ideale per imprese più grandi e strutturate. Inoltre, ha funzionalità avanzate per una gestione professionale, condivisione del gestionale col proprio commercialista e una pagina web di presentazione professionale per aumentare la visibilità online della propria impresa.

In collaborazione con Libero SiFattura

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