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TikTok sotto accusa: è un "sofisticato strumento di spionaggio"

Un membro della FCC degli Stati Uniti torna all'attacco di TikTok e chiede a Apple e Google di eliminare l'app dai loro App Store: l'app di ByteDance ci spia

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Fonte: Ascannio / Shutterstock.com

Secondo un membro della FCC, la Federal Communication Commission agenzia governativa degli Stati Uniti indipendente e supervisionata dal Congresso, il social cinese TikTok sarebbe un “sofisticato strumento di sorveglianza“. La definizione è stata messa nero su bianco dal Commissario Brendan Carr che in una lettera indirizzata a Tim Cook CEO di Apple e Sundar Pichai CEO di Google per cui viene richiesta la rimozione dell’app dai rispettivi app store.

Le aziende hanno tempo fino all’8 luglio per rispondere, anche se dalla lettera non emerge poi nessuna conseguenza nel caso la proposta non sia accettata. In effetti, la FCC è l’agenzia federale responsabile dell’attuazione e dell’applicazione delle leggi e dei regolamenti sulle comunicazioni americane e dunque titolata a intervenire in casi di questo tipo ma nella lettera si legge poco più di un invito. Tanto che Carr spiega ai due CEO, Cook e Pichar, che se anche non sono convinti del fatto che TikTok possa rappresentare un reale pericolo per la sicurezza degli Stati Uniti dovrebbero comunque eliminare il social dai loro app store, poiché vìola le loro stesse linee guida.

TikTok: perché è considerato pericoloso

L’astio degli statunitensi contro TikTok risale al 2020. Infatti, all’epoca il presidente era Donald Trump che annunciò, a pochi mesi dalla fine del suo mandato, che il social sarebbe stato bandito dagli Stati Uniti a meno che non fosse stato venduto a una società made in USA. L’ultimatum però fu prorogato per ben due volte e alla fine fu completamente abbandonato in seguito ad un accordo.

Secondo la precedente amministrazione l’app TikTok rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale poiché raccoglie ogni tipologia di dato (biometrici come impronte digitali, impronte vocali, localizzazioni, testi, immagini, video, metadati solo per citarne alcuni) di cittadini americani ma che sono depositati su server che si trovano fisicamente in Cina.

Quindi saldamente nelle mani dei cinesi e del loro Governo: TikTok è di proprietà di ByteDance con sede a Pechino, ed è obbligata dalla legge cinese a conformarsi alle richieste di sorveglianza della RPC (Repubblica Popolare Cinese): in Cina ogni cittadino e ogni azienda è obbligata a comunicare al Governo informazioni e dati in suo possesso, se il Governo glielo chiede.

L’accusa di raccolta dati da parte dei cinesi fu considerata eccessiva dagli esperti e all’epoca si disse che anche Meta (cioè Facebook, WhatsApp e Instagram) potrebbe agire allo stesso modo di TikTok nei confronti del resto del mondo.

La questione è stata risolta dall’attuale amministrazione del Presidente John Biden con la revoca dell’ordine esecutivo, ma che ha anche richiesto una revisione più ampia delle app associate a Paesi considerati avversari.

Buzzfeed getta benzina sul fuoco di TikTok

La scorsa settimana, BuzzFeed News ha pubblicato un’inchiesta, basata su intercettazioni audio ambientali , in cui rivela che alcuni funzionari della sede di ByteDance a Pechino hanno ripetutamente avuto accesso ai dati sensibili che TikTok ha raccolto dagli americani.

In Cina vediamo tutto” avrebbe affermato un funzionario di TikTok nelle registrazioni. Ciò nonostante TikTok abbia ripetutamente dichiarato che i dati che raccoglie sugli americani sono archiviati negli Stati Uniti.

TikTok si difende

La CNBC riferisce una breve dichiarazione di TikTok che si difende ricordando che: “Sappiamo di essere tra le piattaforme più esaminate dal punto di vista della sicurezza e miriamo a rimuovere ogni dubbio sulla sicurezza dei dati degli utenti statunitensi. Ecco perché assumiamo esperti nei loro campi, lavoriamo continuamente per convalidare i nostri standard di sicurezza e coinvolgiamo terze parti affidabili e indipendenti per testare le nostre difese“.

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